verso la class action
Facebook crolla in Borsa. E un azionista gli fa causa
Facebook ha avuto il peggior giorno nella storia del mercato azionario. Giovedì 26 Luglio le azioni sono crollate del 19%, un risultato preoccupante nonostante i dirigenti della società avessero messo in conto un peggioramento economico poiché la società è concentrata a tutelare al massimo la privacy dei suoi utenti dopo lo scandalo di Cambridge Analytica. In questa giornata di crollo si sono bruciati circa $119 miliardi di valore di mercato. Secondo Thomson Reuters, una multinazionale canadese operativa nel settore dei mass media e dell'informazione, questa è considerata la più grande perdita avvenuta in un solo giorno di qualsiasi azienda quotata nella storia. Forbes, una rivista statunitense di economia e finanza, riporta che per il fondatore Mark Zuckerberg, la perdita è arrivata a quasi $16 miliardi. Questo, in un solo giorno, lo ha fatto precipitare nella classifica delle persone più ricche del mondo, dal quarantesimo posto al sessantesimo. David Wehner, il capo dell’ufficio finanziario di Facebook, ha detto in una teleconferenza con gli investitori che l’azienda sta "mettendo la privacy al primo posto" dopo lo scandalo di Cambridge Analytica che ha scatenato una bufera e che ha messo la società sotto pressione, subissandola di domande dei clienti e controlli regolamentari in tutto il mondo. “Pensiamo che sia la cosa giusta da fare per il business", ha detto. La precedente peggior performance in una singola giornata della società era stata il 27 luglio 2012, quando il titolo era sceso dell'11,7%. Ma stavolta arriva la prima azione legale contro Facebook dall'azionista James Kacouris che ha presentato una causa al tribunale di New York accusando società e Zuckerberg di "comunicazioni fuorvianti" sul rallentamento della crescita dei ricavi, il calo dei margini operativi e degli utenti attivi. È comune che negli Stati Uniti gli azionisti presentino ricorso contro le società dopo aver subito perdite in Borsa, ma per Facebook queste iniziano a pesare poiché è già alle prese con decine di cause legali per lo scandalo della violazione di privacy di Cambridge Analytica.