Atene in fiamme. Oltre 74 morti e 187 feriti. Coinvolti 23 bambini
Cinque vittime ritrovate in mare. Altre intrappolate nelle case
La Grecia divorata dalle fiamme. È di almeno 74 morti, fra cui diversi bambini, il bilancio degli incendi che assediano Atene. Da lunedì i roghi hanno devastato case e foreste sulla costa est dell'Attica, con un fronte aperto anche a ovest di Atene. Scene terrificanti emergono da racconti e ricostruzioni: residenti nel panico fuggiti in mare per scappare alle fiamme, altri rimasti intrappolati dal fuoco in casa, mentre si muovevano a piedi o in macchina. Le immagini mostrano carcasse di auto distrutte nelle strade ricoperte di fumo e cenere nei centri balneari vicino alla capitale. Cinque delle vittime sono morte in mare. Altre 26 persone invece, fra cui bambini, sono state trovate carbonizzate nel cortile di una villa nella località di Mati, devastata dal fuoco. Erano abbracciate fra loro a piccoli gruppi «in un ultimo tentativo di proteggersi», ha raccontato uno dei soccorritori, Vassilis Andriopoulos. A fornire l'ultimo bilancio sono stati i vigili del fuoco: oltre ai 74 morti, ci sono anche 187 feriti, fra cui 23 bambini. I soccorritori si sono attivati per evacuare residenti e turisti bloccati anche sulle spiagge, dove si sono rifugiati in fuga dalle fiamme. Diversi video mostrano persone in fuga in auto dall'Attica, dove è stato dichiarato lo stato d'emergenza. Fra le vittime potrebbero esserci degli stranieri, dal momento che le zone colpite sono molto frequentate dai turisti. Varsavia ha fatto sapere che tra i morti ci sono una donna polacca e il figlio. E la Farnesina, attraverso l'unità di crisi e l'ambasciata ad Atene, lavora per verifiche con le autorità locali e assistenza ai connazionali. Mati, popolare destinazione turistica sul mare, circa 40 chilometri a nordest di Atene, è completamente distrutta: «Mati non esiste più», ha detto il sindaco di Rafina, la città più grande della zona colpita, Evangelos Bournous, riferendo di «oltre mille edifici e 300 macchine» danneggiati. Qui i venti forti, con picchi a oltre 100 chilometri orari, hanno «provocato un avanzamento sorprendente delle fiamme nel tessuto urbano», ha spiegato la portavoce dei pompieri, Stavroula Maliri. I vigili del fuoco hanno annunciato che sono riusciti a bloccare l'avanzata delle fiamme intorno a Mati, ma c'è un altro fronte aperto nella città di mare di Kineta, circa 50 chilometri a ovest di Atene, dove un primo incendio era scoppiato lunedì mattina. Qui non è stata registrata nessuna vittima, ma diverse auto e case sono andate in cenere. Il primo ministro Alexis Tsipras, rientrando in anticipo da una visita in Bosnia, ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. La presidenza della Repubblica, inoltre, ha annullato il ricevimento annuale che era in programma per oggi per commemorare il ristabilimento della democrazia in Grecia di luglio del 1974. Si tratta degli incendi con più vittime in Grecia dal 2007, quando erano morte 77 persone. La Grecia ha attivato il meccanismo europeo di protezione civile chiedendo il sostegno dell'Ue. Aiuti, in particolare mezzi aerei, sono stati offerti da Italia, Spagna, Francia, Israele, Bulgaria, Turchia, Macedonia, Portogallo e Croazia. «La Commissione Ue non risparmierà i suoi sforzi per aiutare la Grecia», ha assicurato su Twitter il presidente dell'esecutivo comunitario, Jean-Claude Juncker. Papa Francesco si è detto «profondamente rattristato» da questa «tragedia». I roghi sono divampati mentre un'ondata di caldo si abbatteva sul Paese, con temperature fino a 40 gradi, ma le cause degli incendi non sono chiare. La procura della Corte suprema greca ha aperto un'indagine e il portavoce del governo, Dimitris Tzanakopoulos, ha sottolineato che «15 incendi sono partiti simultaneamente su tre fronti diversi» in Attica.