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Respingimenti migranti, Merkel annuncia accordi con 14 Paesi. Praga e Budapest smentiscono: non è vero

L'ultima sorpresa sui respingimenti rapidi degli immigrati che arrivino in Germania da altri Paesi Ue

Maria Grazia Coletti
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Repubblica Ceca e Ungheria smentiscono di essere fra i 14 Stati membri con cui Angela Merkel ha riferito agli alleati di avere raggiunto degli accordi per respingimenti rapidi dei migranti che arrivino in Germania dopo essersi registrati in altri Paesi Ue. Lo riportano i media tedeschi. «Questa notizia allarmante è un'assurdità», ha detto il primo ministro ceco, Anderj Babis, parlando a margine della sua visita in Francia, aggiungendo: «la Germania non si è rivolta a noi e in questo momento non firmerei un accordo del genere». Dichiarazioni analoghe dal portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs: «Un accordo del genere non è stato raggiunto». L'agenzia di stampa tedesca dpa, citando un documento di otto pagine della cancelliera ai colleghi della coalizione di governo, in cui annunciava di avere raggiunto accordi con 14 Paesi Ue, individuava questi Paesi come i seguenti: Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Belgio, Francia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Lituania, Lettonia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo e Svezia.

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