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Libertà, uguaglianza e una doppia morale. La Francia dà lezioni ma non se lo può permettere

Pietro De Leo
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Libertè, egalitè e doppia moralitè. Attorno alla crisi dell'imbarcazione Aquarius si è scatenata una scossa tellurica della tenuta europea, dove la Francia si è distinta per un particolare slancio moralistico. Di «forma di cinismo e di irresponsabilità» da parte dell' Italia ha parlato il Presidente Emmanuel Macron, mentre di posizione «da vomitare» ha poetato il portavoce del suo partito. Insomma un'aggressione verbale, che se accostata all'atteggiamento tenuto dalla Francia sul tema suona come ipocrisia autentica. Partendo proprio da Macron, che appena due mesi fa, da vero Santo umanitario, affermava che la Francia «non può accogliere tutta la miseria del mondo». Ma non sono solo le parole a inchiodare i cugini d' Oltralpe. E' scritto infatti nella cronaca l'episodio di Bardonecchia. Andò così: nel marzo di quest' anno cinque agenti francesi oltrepassarono il confine italiano senza alcuna autorizzazione e piombarono nei locali utilizzati da una ONG all'interno della stazione cittadina, e lì costrinsero un immigrato sospettato di essere uno spacciatore a sottoporsi al test delle urine. Non è finita, perché la frontiera tra Italia e Francia è luogo di un'antologia non certo da volemose bene. Basti pensare ai bivacchi di migranti dopo la chiusura dell'accesso via Ventimiglia da parte della Francia... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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