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Brasile, Lula verso l'arresto: casa di lusso in cambio di appalti

Manifestazione in favore di Inacio Lula da Silva

Per l'Alta corte l'ex presidente, in corsa per il terzo mandato, deve andare in galera

Davide Di Santo
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La Corte suprema del Brasile ha rigettato la richiesta di "habeas corpus" fatta da Inacio Lula da Silva, l'ex presidente del Paese che ora potrà essere incarcerato. Sarebbe quindi imminente l'arresto del politico, dato in testa per le prossime elezioni di ottobre.  L'appartamento in cambio di favori Lula, 72 anni, deve scontare una pena di 12 annidi carcere per aver ricevuto un lussuoso appartamento con vista mare, datogli da un'impresa di costruzioni in cambio di favori per l'ottenimento di appalti. L'accusa è smentita con vigore dall'ex presidente, in carica dal 2003 al 2010: Lula parla anzi di un complotto per impedirgli il terzo mandato, che arriverebbe a otto anni da quando lasciò il potere con un tasso di popolarità record. Alta corte divisa Gli 11 giudici dell'alta corte si sono mostrati profondamente divisi sulla richiesta dell'ex presidente, rigettata con un voto di sei contro cinque. La loro decisione, comunque, è una vittoria per i magistrati inquirenti che hanno setacciato la vita privata del politico. Lula, nonostante le indagini giudiziarie, viene ancora percepito da milioni di suoi concittadini come "vicino alla gente": dispone di un consenso elettorale considerevole, soprattutto nelle povere regioni del nord-est, da cui proviene. Molti altri brasiliani, invece, detestano l'ex presidente: migliaia di persone sono scese per strada già martedì, qualche ora prima dall'annuncio della Corte suprema. Il partito della 'Social Democrazia Brasiliana', di centrodestra, ha dichiarato in una nota che Lula "non è al di sopra della legge" e che "una decisione in senso contrario porterebbe frustrazione nella società: sarebbe una marcia indietro nella lotta all'impunità". "Un'altra violenza" contro l'ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva: così il Partito dei Lavoratori brasiliano (PT) ha definito la sentenza della Corte Suprema. "La nostra Costituzione è stata strappata da chi dovrebbe difenderla", ha twittato il partito.

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