Scandalo Cambridge Analytica, Zuckerberg convocato dal Parlamento britannico
Mark Zuckerberg è stato convocato a Londra dalla commissione della Camera dei Comuni britannica per il Digitale per chiarire il caso dei dati personali incamerati da Cambridge Analytica. E in Usa l'Agenzia di tutela dei consumatori apre un'inchiesta. Il social network è sempre più nella bufera, e va a picco in Borsa: dopo aver perso quasi il 7% ieri, il titolo Facebook a Wall Street cede un altro 5,08%. "Zuck", nell'abbreviazione del "Guardian", dovrà dare una risposta al Parlamento britannico entro il 26 marzo. Damian Collins, il presidente della Commissione, vuole che spieghi «come le aziende acquisiscono i dati» e se lo fanno senza il consenso di Facebook. L’Autorità britannica per la protezione dei dati ha intanto ottenuto l’allontanamento dei revisori di Facebook dalla sede di Cambridge Analytica, perché potrebbero danneggiare l’«integrità» della perquisizione disposta dalla stessa Authority. Mentre il Garante Ue della privacy, Giovanni Buttarelli, segnala che è «stata minata la democrazia» e lancia l’allarme sul rischio di interferenze nelle elezioni europee del 2019, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani invita Zuckerberg a presentarsi in aula perché «chiarisca alla platea dei rappresentanti di 500 milioni di europei che i dati personali non sono stati utilizzati per manipolare la democrazia». A Washington, la Federal Trade Commission, l’agenzia governativa per la tutela dei consumatori, ha aperto un’indagine per verificare se Facebook abbia permesso alla Cambridge Analytica di ricevere alcuni dati degli utenti in violazione delle sue politiche. E la Casa Bianca si è affrettata a far sapere che Trump appoggia questa indagine: il presidente «ritiene che il diritti alla privacy degli americani dovrebbero essere tutelati», ha detto il vice portavoce della Casa Bianca, Raj Shah.«Siamo lieti se il Congresso o altre agenzie vogliono esaminare il caso», ha aggiunto. Lo stesso social network ha avviato indagini, affidate alla società Stroz Friedberg per verificare se la Cambridge Analytica abbia effettivamente cancellato i dati carpiti. Il capo della sicurezza di Facebook, Alex Stamos, è dato in uscita, anche se su Twitter nega e spiega: «È vero che il mio ruolo è cambiato. Sto attualmente passando più tempo a valutare i rischi di sicurezza emergenti e a lavorare sulla sicurezza nelle elezioni». Nella tempesta, Zuckerberg finora tace, ignorando tanto la campagna virala on line #DeleteFacebook, ovvero "cancella Facebook", quanto il crollo in Borsa. Ieri Facebook ha bruciato 5 miliardi di dollari di capitalizzazione, ma per Zuckerberg il danno personale è contenuto, visto che mesi fa ha venduto 5 milioni di azioni della società e ha così risparmiato 855 milioni di dollari.