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Spia avvelenata, Londra espelle 23 diplomatici russi. L'ira di Mosca: atto ostile

Davide Di Santo
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La Russia è "colpevole" dell'avvelenamento dell'ex spia russa Sergej Skripal. La "sentenza" arriva dalla premier britannica, Theresa May, che ha inoltre annunciato la "sospensione dei contatti bilaterali" con Mosca e ordinato l'espulsione di 23 diplomatici russi.   la misura rientra "nell'azione immediata per smantellare la rete di spionaggio" russo in Gran Bretagna. I 23 diplomatici "hanno una settimana di tempo per lasciare" il Paese, ha aggiunto la May. Nel suo intervento alla Camera dei Comuni, la premier ha ricordato che nel 2006, dopo la morte per avvelenamento dell'ex spia del Kgb Alexander Litvinenko, la Gran Bretagna espulse quattro diplomatici russi. Quella di oggi - di 23 diplomatici su un totale di 59 accreditati presso il Regno Unito - è l'espulsione più grande da quella del settembre del 1971, quando furono costretti a lasciare 90 diplomatici sovietici. "Questa espulsione - ha sottolineato la May - sarà la più massiccia degli ultimi trent'anni e riflette il fatto che non è la prima volta che lo Stato russo ha agito contro il nostro Paese. Attraverso questo espulsioni, ridurremo gradualmente la capacità di intelligence russa nel Regno Unito per gli anni a venire. E se cercheranno di ricostruirla, gli impediremo di farlo".  Relazioni sospese. Anche per i membri della famiglia reale e per i ministri britannici che non prenderanno parte ai mondiali di calcio in Russia. "Non ci sarà nessuna partecipazione di ministri, o di membri della famiglia reale, ai mondiali di calcio di questa estate in Russia", ha detto May ai deputati, dopo aver annunciato la sospensione dei rapporti bilaterali ad alto livello fra Londra e Mosca. Espulsioni "inaccettabili e miopi", commenta dell'ambasciata russa a Londra, che parla anche di una "ingiustificata azione ostile".

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