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Germania, base Spd approva GroKo: verso quarto governo Merkel

Angela Merkel

Silvia Sfregola
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La base del partito socialdemocratico tedesco ha approvato a larga maggioranza l'alleanza con i conservatori della Cdu/Csu di Angela Merkel, che potrà quindi guidare il futuro governo. Cinque mesi dopo le legislative da cui Merkel è uscita fortemente indebolita, viene quindi rimosso l'ultimo ostacolo al suo quarto mandato come cancelliera, che sarà probabilmente il più delicato. "Mi congratulo con l'Spd per questo chiaro risultato e accolgo con favore l'ulteriore collaborazione per il bene del nostro Paese", ha dichiarato Merkel, secondo il profilo Twitter del partito Cdu. Ora l'accordo per la Grosse Koalition può essere firmato e il Bundestag eleggerà la conservatrice probabilmente il 14 marzo. La GroKo formata ha una stretta maggioranza al Bundestag (53,5%), dopo le elezioni generali del 24 settembre in cui il partito d'estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) ha registrato un picco storico mentre il consenso dei partito tradizionali è precipitato. Gli iscritti dell'Spd hanno approvato l'accordo con il 66,02% dei sì, con un'affluenza del 78,4% sul totale di 463.723 membri. "È chiaro: l'Spd parteciperà al prossimo governo", ha dichiarato il leader ad interim dell'Spd, Olaf Scholz. "Non è stata una decisione facile per l'Spd, nella discussione ci siamo avvicinati, questo ci dà la forza per il processo di rinnovamento in cui ci stiamo impegnando", ha aggiunto in conferenza stampa alla sede berlinese del partito, la Willy Brandt Haus. Tra le voci critiche dall'interno è emersa quella del leader dell'ala giovane, il 28enne Kevin Kuehnert, tra i più duri oppositori dell'accordo: "Molti giovani membri dell'Spd sono delusi", accettiamo la decisione ma continueremo a chiedere riforme interne e ad essere "critici". La leadership dell'Spd aveva negoziato a febbraio un accordo con la cancelliera, dopo che erano falliti i suoi tentativi di formare una coalizione con i Verdi e il liberale Fdp (la cosiddetta coalizione Jamaica). L'ex leader dell'Spd, Martin Schulz, aveva inizialmente escluso una nuova GroKo, ed era stato costretto a dimettersi dopo che aveva fatto marcia indietro. Il partito eleggerà al suo posto l'ex ministra del Lavoro Andrea Nahles, che sarà la prima donna a guidare l'Spd nella sua storia di oltre centoncinquant'anni. A Nahles spetterà il compito di risollevare lo schieramento dal drastico calo registrato. I leader socialdemocratici hanno deciso a favore della nuova coalizione dopo aver ottenuto varie concessioni dai conservatori, tra cui il controllo dei ministeri di Esteri e Finanze (scelta per cui Merkel è stata ipercriticata dai suoi). I nomi dei sei ministri socialdemocratici non sono ancora stati resi noti. Il partito anti-immigrati AfD, entrato al Parlamento federale per la prima volta ottenendo il 12% dei voti, rappresenta il maggiore partito d'opposizione e commentando la nuova GroKo come "altri quattro anni d'orrore" ha promesso: "Combatteremo per politiche sensibili e sostenibili negli interessi dei cittadini". Dall'estero, il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato, secondo quanto ha riferito l'Eliseo: "Il voto dell'Spd" è "una buona notizia per l'Europa. La Francia e la Germania lavoreranno assieme, dalle prossime settimane, per sviluppare nuove iniziative e far avanzare il progetto europeo". E il primo vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, ha twittato: "GroGo! Per la solidarietà in Germania e nell'Unione europea".

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