La favola di mister Ikea. Kamprad dai fiammiferi porta a porta alla rivoluzione dei mobili low cost
Tutto iniziò con una scatola di fiammiferi: la storia imprenditoriale di Ingvar Kamprad, fondatore dell'impero Ikea scomparso oggi a 91 anni, comincia con una piccola attività commerciale nel paese natale, il villaggio svedese di Agunnaryd, nella provincia di Smaland. Vende porta a porta i fiammiferi ma poi amplia l'offerta con penne, matite, cornici, articoli natalizi, investendo a 17 anni i soldi ricevuto dal padre per la promozione scolastica. Nasce così lo stabilimento nel 1943 Ikea: il nome scelto è composto dalle iniziali del suo nome, della fattoria di famiglia dove è cresciuto (Elmtaryd) e del suo paesino (Agunnaryd). Ora il marchio è presente in 44 nazioni e nessun problema ha avuto Kamprad a guidarlo da Epalinges, piccolo comune svizzero dove viveva dal 1976. Considerato tra gli uomini più ricchi del pianeta, nel 2017 Kamprad compare al decimo posto del Bloomberg Billionaires Index, con un patrimonio di 54,2 miliardi, nonostante nel 2013 abbia lasciato il posto nel cda del gruppo a favore del figlio Mathias. Una fortuna mai esibita né tantomeno ostentata: anzi, il padrone di Ikea ha sempre fatto una vita ritirata e tranquilla, all'insegna del risparmio e della parsimonia. Lui stesso raccontò di acquistare abiti solo ai mercatini di seconda mano per dare il buon esempio; amava passeggiare nei boschi e fare la spesa nel supermercato del paese. Kamprad non ha mai voluto quotare in borsa l'azienda, che si è espansa grazie ad un modello imprenditoriale basato sulla continua ricerca di qualità e design a basso costo, sulla modularità degli arredi, sull'assemblaggio autonomo da parte del cliente, sulla diffusione capillare del catalogo, sull'acquisto online, su nuovi tipi di promozione come l'opportunita' nei centri di vendita di aree per bambini e punti ristoro con prodotti alimentari svedesi. In Europa i negozi Ikea sono stati aperti negli anni '70; in Italia sono arrivati nel 1989 (il primo a Cinisiello Balsamo) ed ora sono 21.