Giubbotti pieni di sabbia per i bambini iperattivi. La rivolta dei genitori: è tortura
Un gilet imbottito di sabbia, una specie di 'armatura' pesante tra 1,2 e 6 chilogrammi, usata per calmare i bambini particolarmente irrequieti e tenerli seduti al loro posto: è l'iniziativa sempre più adottata nelle scuole in Germania, che ha suscitato però i dubbi di alcuni genitori e psichiatri. Sono 200 gli istituti in tutto il Paese che finora l'hanno adottata, sostenendo che di aver riscontrato un cambiamento notevole nel comportamento di molti bambini che la indossano, scrive il Guardian. A un numero sempre maggiore di piccoli alunni è diagnosticato ogni anno il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd). Per le scuole il gilet, che costa tra i 140 e i 170 euro, è un sistema semplice per affrontare il fenomeno, senza dover ricorrere alle più aggressive medicine. "I bambini amano indossarle e nessuno è costretto a farlo contro il suo volere", ha dichiarato Gehild de Wall, a capo dell'unità per l'inclusione della scuola Grumbrechtstrasse ad Amburgo, tra i pioneri nel suo utilizzo. Questa specie di 'armatura', ha aggiunto, si indossa per un massimo di 30 minuti e non solo i bambini con problemi di concentrazione: "gli alunni saltano in piedi all'opportunità di averla, così la diamo anche a quelli che non ne hanno bisogno per assicurarci che non sia collegata a nessun stigma". Ma i suoi critici sostengono che ricorda le camicie di forza usate per bloccare i pazienti violenti. Inoltre c'è scetticismo in mancanza di dati sugli effetti sul lungo periodo. I pareri sono discordanti anche tra i genitori. C'è chi ne parla come di un "metodo da tortura", come un genitore che su Facebook ha sottolineato: "Come si può dire a un bambino, 'Sei malato e come punizione devi indossare questo gilet pieno di sabbia che non è solo un'agonia fisica ma ti farà sembrare un'idiota di fronte al resto della classe'. Penso che alcuni hanno perso il lume della ragione". Ma c'è anche una mamma di un bimbo di 9 anni, Barbara Truller-Voigt, che ne ha riconosciuto la validità, sottolineando che negli ultimi tre anni il figlio l'ha indossata "volontariamente e ho la sensazione che lo aiuti, riesce a concentrarsi meglio ed è più in grado di prendere parte attiva alla lezione perché non passa il tempo a cercare di tenere gambe e braccia sotto controllo".