Stati Uniti
Scandalo hot e informazioni segrete. Ecco le email che fecero perdere la Clinton
Si riapre il caso delle email dell'ex assistente personale di Hillary Clinton, Huma Abedin, che ha contribuito alla sconfitta dell'ex Segretario di Stato nella corsa alla Casa Bianca contro Donald Trump. Alcune delle email incriminate, trovate nel computer dell'allora marito di Abedin (oggi è in carcere per una relazione online con una minorenne) sono state rese pubbliche dal Dipartimento di Stato. E' la Cnn a rivelare che alcun delle email inviate da Abedin al pc del marito per stamparle, benché non fossero segnate come "confidenziali", contenevano però materiale segreto ed il testo di quelle pubblicate dal dipartimento di Stato è infatti pieno di "omissis" ed intere pagine annerite. L'organizzazione repubblicana aveva chiesto la diffusione di "tutte le email inviate e ricevute dell'ex vice capo di gabinetto del dipartimento Stato (sotto Hillary Clinton) Huma Abedin dal primo gennaio 2009 al primo febbraio 2013 usando un indirizzo di posta non governativo" L'ex direttore dell'Fbi Comey aveva sostenuto a suo tempo che non c'erano elementi per sostenere che Abedin "avesse contezza che cio' che stava facendo, violasse la legge" per cui non era possibile provare alcun intento criminale. Si tratta di almeno quattro mail tra il gennaio 2009 e il febbraio 2013. Tra queste una del 2010 che riguarda una telefonata al ministro degli Esteri saudita Saud al-Faisal per avvertirlo di un'imminente fuga di notizie - il cosiddetto Cablegate - da parte di WikiLeaks. Emerge anche che la Clinton si occupava ancora del partito nonostante la sua posizione nel governo. Ad aprile 2011, ad esempio, Abedin la informa che la parlamentare della Florida, Debbie Wasserman Schultz, era stata scelta come presidente del Comitato Nazionale Democratico.