TENSIONI INTERNAZIONALI

Corea del Nord, Trump minaccia la guerra ma chiede i negoziati

Silvia Sfregola

Il presidente americano, Donald trump, durante la tappa del suo viaggio asiatico a Seul ha avvertito di nuovo Pyongyang: gli Usa "sono pronti" a usare la forza militare per fermare un eventuale attacco, ma invitano il regime a sedersi al tavolo dei negoziati per "fare un accordo" che metta fine alle tensioni. Parlando a Seul, trump ha detto di "sperare" che non sia necessario ricorrere all'uso della potenza militare degli Stati Uniti, ma si è detto pronto a fare qualsiasi cosa sia necessaria per impedire "al dittatore nordcoreano" di minacciare milioni di persone. "Non possiamo permettere alla Corea del Nord di minacciare tutto ciò che abbiamo costruito", ha affermato dopo i colloqui con l'omologo sudcoreano, Moon Jae-in, che trump ha ringraziato per la collaborazione. In un altro passaggio, tuttavia, ha chiesto al leader nordcoreano Kim Jong-un di "fare la cosa giusta" e ha aggiunto: "Vedo del movimento". Non ha elaborato, nell'apparente allusione alla possibilità di negoziare per uscire dello stallo. "Avrebbe davvero senso che la Corea del Nord venisse al tavolo e facesse un accordo", ha affermato il repubblicano in conferenza stampa. Kim Jong-un ha mostrato tuttavia di essere decisamente poco interessato a negoziare, almeno sino a quanto non avrà sviluppato un missile con testata nucleare capace di colpire il territorio statunitense. Atterrato alla base aerea Osa fuori Seul, il presidente e la first lady Melania sono scesi dall'Air Force One su un tappeto rosso, per iniziare la tappa di 24 ore in Corea del Sud. Poi trump si è spostato a Camp Humphreys, la più grande base militare degli Stati Uniti nel Paese, e ha incontrato le truppe sudcoreane e Moon. Secondo la Casa Bianca, il viaggio di trump ha come scopo quello di dimostrare la determinazione e la fermezza degli Usa sulla questione nordcoreana e la sua minaccia missilistica. Tuttavia, molti nella regione hanno espresso il timore che nuovi exploit nella retorica bellicosa dell'americano potrebbero aumentare il rischio di un devastante conflitto militare. Pyongyang non conduce test missilistici da 53 giorni, il più lungo periodo di 'silenzio' quest'anno, e i media del regime non hanno commentato l'arrivo di trump nel Paese vicino. La scorsa settimana i servizi segreti di Seul avevano espresso la possibilità che Pyongyang si stesse preparando a un nuovo test missilistico, sollevando il timore che esso potesse accadere nel corso del viaggio asiatico del presidente americano. Alcuni funzionari statunitensi, in via confidenziale, hanno affermato che l'intercettazione di un test missilistico è in via di valutazione, ma c'è disaccordo sui suoi rischi.