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Travolge con il furgone i ciclisti, morti e feriti a New York

Silvia Sfregola
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Un attacco terroristico nel giorno di Halloween e New York ripiomba nella paura. Otto morti e 12 feriti a Lower Manhattan - a due passi dal World Trade Center - è il primo bilancio fornito dalla polizia di New York e dall'Fbi che collabora alle indagini. Tra le vittime cinque argentini e una belga. Non ci sarebbero italiani. La dinamica è la stessa usata a Nizza, Berlino, Londra e Stoccolma: un camion impazzito sulla folla. Questa è opera di "una persona molto malata e pericolosa", scrive il presidente Usa Donald Trump su Twitter. In NYC, looks like another attack by a very sick and deranged person. Law enforcement is following this closely. NOT IN THE U.S.A.!— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 31 ottobre 2017 Il killer ferito e catturato Si tratta dell'uzbeko Sayfullo Habibullaevic Saipov, residente negli Stati Uniti dal 2010 e in possesso di una green card. Faceva l'autista di macchine a noleggio. L'uomo è stato catturato dalle forze antiterrorismo mentre fuggiva poco dopo l'attentato. Nel furgone ha lasciato un volantino inneggiante all'Isis. È stato ferito all'addome e sottoposto a intervento chirurgico. "Non dobbiamo lasciare che Isis ritorni o entri negli Stati Uniti, dopo averli battuti in Medio Oriente e ovunque nel mondo". Un atto terroristico "particolarmente codardo", dice in conferenza stampa il sindaco della città, Bill De Blasio, "che aveva come obiettivo civili innocenti". Con il pick-up sui ciclisti Sono le 15.05 circa nella Grande Mela quando il killer imbocca a bordo di un pick-up bianco una pista ciclabile lungo West Side Highway, vicino al World Trade Center, investendo diversi ciclisti e scontrandosi poi nella corsa con un bus scolastico con a bordo due adulti e due bambini. Ora di punta e di uscita dal lavoro in uno dei giorni più affollati, poco prima della parata di Halloween. In un primo momento si è parlato di una sparatoria ma, a quanto sembra dalle prime ricostruzioni, l'uomo aveva con sé soltanto due armi da fuoco finte. I testimoni raccontano di averlo sentito gridare "Allah Akbar" prima di uscire a piedi dal camioncino e darsi alla fuga interrotta dagli spari della polizia che lo hanno colpito all'addome. Sei persone sono dichiarate morte sulla scena del delitto, altre due perdono la vita nel trasporto in ospedale. New York ripiomba nella paura "È un giorno doloroso - aggiunge De Blasio - abbiamo assistito a una nuova terribile tragedia". Il sindaco parla di un atto "deliberato" che vuole "minare il nostro stile, ma i newyorkesi sono resilienti: siamo stati messi alla prova altre volte. Non ci arrendiamo di fronte a queste azioni. Risponderemo come sempre fatto, saremo determinatissimi. Arriveremo al fondo della questione e capiremo cosa è successo". E la tradizionale parata del 31 ottobre infatti si tiene regolarmente, con un potenziamento importante dei presidi di polizia. Il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, assicura che l'attacco è opera di un singolo, di un "cane sciolto", e che "non ci sono evidenze di minacce imminenti". Tutte le autorità che tengono il briefing al quartier generale della polizia ripetono più volte che i newyorkesi devono continuare a vivere nel modo in cui vivono: restando vigili, ma andando avanti. Come ha efficacemente ribadito Cuomo: "Siate newyorkesi, non lasciate che ci cambino". Il secondo uzbeko L'Fbi cerca un secondo uzbeko, il 32enne Mukhammadzoir Kadirov, 32 anni, sospettato di essere un complice di Sayfullo Saipov, il 29enne anche lui uzbeko che, nell'attentato, ha ucciso 8 persone e ne ha ferite altre 11 investendole con un pick-up sulla pista ciclabile Hudson River Greenway a Manhattan vicino al World Trade Center.

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