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Sospetto jihadista fermato a Roma

L'algerino di 36 anni Hadjaji Bachir

L'algerino era stato espulso dall'area Schengen e rimpatriato l'8 maggio. A fine settembre era riuscito a raggiungere l'Italia. Preso alla Stazione Termini

Silvia Mancinelli
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Fiero e baciato dal sole sul traghetto che lo portava in Italia. Compiaciuto e sornione davanti ai microfoni delle tivù piazzati con un rozzo fotomontaggio. Così Hadjaji Bachir, algerino di 36 anni, si mostra sulla sua pagina Facebook. Un uomo come tanti, vestito alla occidentale e con la fissa per il calciatore del Real Madrid Cristiano Ronaldo. È una diretta Facebook di CR7, quello vero, l'ultimo video postato dall'uomo proprio la sera del 4 ottobre scorso, quando sul suo conto era stata diffusa una nota di allerta da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale di Polizia Criminale, originata dalle autorità nazionali belghe. I carabinieri del Nucleo Informativo e della compagnia Roma Centro lo hanno rintracciato giovedì mattina nei pressi della stazione Termini. Già noto alle forze dell'ordine, tra i precedenti anche lo spaccio, è stato riconosciuto grazie a una foto diffusa dalle autorità belga e proprio nel contesto dei controlli serrati che vengono svolti quotidianamente nei dintorni della ferrovia. Sospettato di aderire a gruppi terroristici di matrice islamica, era stato espulso per tre anni dall'area Schengen dalle autorità del Belgio e rimpatriato in Algeria lo scorso 8 maggio. Non avendo con sé documenti d'identità, la sua completa identificazione è stata possibile solo grazie ai riscontri dattiloscopici in ambito Interpol. Il trentaseienne algerino era stato indagato nel 2006 dalla polizia belga per... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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