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Catalogna, la Corte costituzionale bloccala seduta del parlamento per l'indipendenza

Sciopero generale in Catalagona

Dario Martini
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Duro colpo per gli indipendentisti catalani. La Corte costituzionale spagnola ha sospeso la sessione plenaria del Parlamento catalano prevista per lunedì, ammettendo un appello presentato dal Partito dei socialisti di Catalogna. Se quella plenaria dichiarasse l'indipendenza si produrrebbero una violazione della Costituzione e un "annichilimento" dei diritti dei deputati. La seduta di lunedì era considerata importante perché il governatore catalano, Carles Puidgemont, ha espresso la volontà di comparire lunedì al Parlamento locale per discutere del risultato e degli effetti del referendum, con la dichiarazione d'indipendenza sul tavolo. Resta da vedere se intenderà rispettare la disposizione della Corte costituzionale o se andrà avanti lo stesso. La decisione di sospendere la convocazione della seduta si basa sulla "speciale importanza costituzionale" della questione e considera il ricorso del Psc come "rilevante e di generale ripercussione sociale e economica". La Corte dichiara "radicalmente nulla e senza valore effettivo alcuno" qualunque atto che sia contrario alla decisione di sospendere la seduta del Parlamento. Il Tribunale ha notificato la sua decisione alla presidente del Parlament, Carme Forcadell e ai membri della Camera catalana, e ha avvertito che "è loro dovere impedire o paralizzare qualunque iniziativa che ignori o eluda la sospensione". Le conseguenze di un atto contrario alla decisione del Tribunale potrebbero essere anche "penali".

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