La Corea del Nord fa tremare il mondo: "Bomba all'idrogeno nel Pacifico"
La Corea del Nord avverte che potrebbe testare una bomba all'idrogeno nel Pacifico, dopo che il presidente americano Donald Trump nel suo primo discorso all'Onu aveva minacciato di "distruggere totalmente" Pyongyang. L'avvertimento nordocoreano è arrivato in una dichiarazione personale senza precedenti del leader Kim Jong-un, che ha promesso Trump "pagherà a caro prezzo" il suo discorso all'Assemblea generale delle Nazioni unite. Kim, nelle affermazioni trasmesse dall'agenzia Kcna, ha definito "folle" l'americano, "un furfante e un gangster a cui piace giocare con il fuoco". E ha aggiunto: "Di sicuro domerò con il fuoco il bacucco americano mentalmente disturbato". Trump ha risposto sulla stessa falsariga in un tweet: Kim Jong-un, "un pazzo a cui non importa di affamare e uccidere la sua gente, sarà messo alla prova come mai prima". Ieri Trump aveva annunciato le nuove sanzioni americane su Pyongyang, destinate a "tagliate le fonti di introito" al regime. Ciò mentre anche i Paesi dell'Unione europea raggiungevano l'accordo politico per ampliare a loro volta le misure contro il Paese, dopo che il Consiglio di sicurezza Onu ha imposto nove round di sanzioni dal 2006. Trump, con l'ordine esecutivo, aveva dato l'impressione di voler puntare sulle sanzioni economiche e aspettare che il regime le sentisse pesare. La Corea del Nord ha condotto il suo sesto e maggiore test nucleare il 3 settembre e ha lanciato decine di missili quest'anno, in un'accelerazione del suo programma balistico e nucleare. La nuova minaccia di testare la bomba H è stata commentata dal segretario di Stato americano, Rex Tillerson, secondo cui gli sforzi diplomatici proseguono ma tutte le opzioni militari restano sul tavolo. Una fonte del governo di Washington, citata da Reuters, ha tuttavia messo in dubbio che Pyongyang abbia davvero la capacità di condurre il test nel Pacifico. Intanto, il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha chiesto a tutti di entrare in una guerra "camminando nel sonno". Corea del Sud, Russia e Cina hanno chiesto calma e moderazione. La Francia ha invece annunciato che i suoi atleti non parteciperanno alle Olimpiadi invernali del 2018 in Corea del Sud, se la sicurezza non sarà garantita. I Giochi sono in programma a Pyeongchang, a circa 50 chilometri dalla zona demilitarizzata al confine con il Nord.