Barcellona, spuntano le piste belga e marocchina
Continua la caccia all'uomo: si cerca Younes Abouyaaquou il presunto autista del furgone bianco. La cellula preparava più attacchi
Gigantesca caccia all'uomo in Spagna per rintracciare Younes Abouyaaquou, il marocchino di 22 anni sospettato di essere l'autista del furgone che giovedì ha travolto la folla sulla Rambla a barcellona, causando la morte di 13 persone. Decine di posti di blocco, intensificati i controlli al confine con la Francia. Nel frattempo, una Sagrada Familia blindata si è tenuta una messa di commemorazione per le vittime dell'attacco (fra le quali vi sono tre cittadini italiani e anche il piccolo Julian Cadman, il bimbo australiano di 7 anni dato prima per disperso e poi, erroneamente, tra i feriti). Proseguono intanto le indagini sugli attacchi che hanno colpito la capitale catalana e la cittadina di Cambrils ed emergono nuove informazioni sul covo di Alcanar. Come confermato dai Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, nell'appartamento saltato in aria mercoledì sera, alla vigilia degli attacchi, sono state trovate 120 bombole di gas, tali da pensare che i 12 membri della cellula terroristica stessero "preparando l'esplosivo per commettere uno o più attentati". Ma la villetta è saltata in aria, e all'ultimo momento i terroristi hanno dovuto cambiare i loro piani di morte. La conferma viene dal capo dei Mossos, Josep LLuis Trapero. "Stiamo cominciando a vedere chiaramente le cose - ha aggiunto - questo era il luogo in cui si stavano preparando". Trapero ha aggiunto di non sapere se il ricercato numero uno, il presunto autista del furgone, Younes Aboyaaqoub, si trovi ancora in Spagna ma ha confermato che sul van bianco che ha seminato il panico sulla Rambla vi era solo una persona. "Per ora continuiamo a lavorare sull'ipotesi che la cella era formata da 12 terroristi", ha precisato Trapero: giovani, quasi tutti imparentati l'uno con l'altro, "nessuno che avesse precedenti specifici legati alla jihad". "Stiamo cercando 3 persone in fuga perché non abbiamo ancora la conferma delle identità sui resti biologici di Alcanar", ha aggiunto, anche se gli inquirenti credono che i due cadaveri ritrovati nel covo appartengano a Youssef Aallaa e, all'imam Abdelbaki Es Satty. Una massiccia presenza di polizia è stata segnalata alle prime luci dell'alba proprio a Ripoll, la cittadina dove vivevano altri membri della cellula terroristica, ad esempio i fratelli Oubakir. La Vanguardia parla anche di un grande dispiegamento di polizia a Girona, a nord di barcellona, e nella vicina Manlleu, località frequentata abitualmente da Abouyaaqoub, dove era stato trovato uno dei furgoni noleggiati dalla cellula che ha colpito in Catalogna. Intensificati poi anche i contatti con le autorità dell'antiterrorismo francese anche se "niente" collega "per ora" i membri della cellula con la Francia. Tuttavia, i servizi segreti di Parigi stanno lavorando ad un numero telefonico francese trovato nell'elenco dei contatti di uno dei sospetti. Nonostante le dichiarazioni alla stampa degli inquirenti, le indiscrezioni dei media continuano a susseguirsi di minuto in minuto: secondo El Confidential che cita fonti dell'antiterrorismo gli attentati sarebbero stati pianificati a Mrirt, nel Marocco centrale, giorni prima: molti membri della cellula terroristica si trovavano nella cittadina di 35mila abitanti a metà luglio e alcuni di loro, come Driss Oukabir (uno degli arrestati, fratello del 17 Moussa ucciso nell'attacco a Cambrils) non sono rientrati prima del 13 agosto. Secondo l'Espanol in Marocco sarebbe stato fermato e interrogato un uomo legato alla cellula di Ripoll: si sta indagando soprattutto sui suoi contatti con l'imam Abdelbaki Es Satty, considerato l'ideologo del gruppo e il radicalizzatore dei giovani. Di lui non si hanno tracce da martedì e si presuppone sia una delle vittime dell'esplosione nel covo di Alcanar. Secondo il sito spagnolo 'Vozpopuli' che cita fonti di polizia marocchina ad essere finito in manette in Marocco sarebbe anche un presunto complice di Moussa Oukabir: il fermato potrebbe essere il contatto a cui il 17enne avrebbe inviato denato attraverso i phone center di Ripoll, di proprietà di Salah el Karib arrestato e sospettato di far parte della cellula terroristica. La polizia catalana ha inoltre annunciato di aver trovato a Ripoll la moto di Younes Abouyaaqoub: il mezzo si trovava a dieci metri dalla casa di Moussa, parcheggiato lì davanti da giovedì, quando entrambi hanno lasciato Ripoll per effettuare gli attacchi a barcellona e Cambrils. La Honda è stata individuata intorno alle 16 di oggi grazie alla collaborazione della cittadinanza. Il fatto che la moto fosse parcheggiata davanti alla casa di Moussa e accanto a un'auto intestata al padre di Mohamed Hichami, un altro membro della cellula jihadista ucciso a Cambrils, alimenta l'ipotesi degli inquirenti che i terroristi si siano recati a barcellona con veicoli diversi e che Younes passò a prendere Moussa nel primo pomeriggio. Altri tre giovani terroristi più un uomo di mezza età avrebbero lasciato Ripoll introno alle nove e un quarto della mattina con un furgone.