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Attacco in Finlandia, ferita anche una ricercatrice italiana

Silvia Sfregola
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Tra gli otto feriti dell'attacco avvenuto ieri nella città di Turku in Finlandia che ha causato due morti c'è anche una ricercatrice italiana di 30 anni: la giovane, che vive da alcuni anni nel paese scandinavo, è stata colpita a una spalla ed è ricoverata in ospedale ma non è in pericolo di vita.  La polizia: "È terrorismo" Per l'attacco è stato arrestato un giovane marocchino di 18 anni e secondo la polizia si tratta di un attentato terroristico. Gli agenti del Paese scandinavo fugano i dubbi spiegando che l'autore dell'attacco all'arma bianca, che ha ucciso due persone e ne ha ferite altre otto, è un 18enne di origine marocchina. Il giovane ora si trova in stato di arresto dopo essere stato ferito alle gambe dalle forze dell'ordine nel corso del suo assalto ai passanti armato di coltello avvenuto ieri pomeriggio nella centrale piazza Puutori. La polizia ha arrestato anche altri quattro suoi connazionali sospettati di avere dei legami con l'accaduto. L'autore materiale dell'attentato è un richiedente asilo giunto nel paese scandinavo nel 2016. Una richiesta che, secondo la tv finnica Mtv, gli era stata negata. Una circostanza non confermata però dagli inquirenti. Tra i suoi obiettivi, hanno rivelato le forze dell'ordine che indagano sull'attentato, soprattutto le donne. "Crediamo che le vittime siano state scelte a caso però il suo primo obiettivo erano le donne - ha spiegato la portavoce della polizia Krista Granoth - delle dieci vittime otto sono di sesso femminile ed i due uomini feriti lo sono stati solo perché hanno cercato di bloccare la sua azione".  Il bilancio delle vittime Le due vittime, una morta sul colpo l'altra in ospedale, sono una 67enne ed una 15enne. Degli otto feriti due restano in terapia intensiva ma la loro vita non è in pericolo. La polizia finlandese ha spiegato anche di essere in contatto con l'Interpol per capire se ci possa essere qualche collegamento fra i fatti avvenuti a Turku e gli attentati nelle città spagnole di barcellona e Cambrils, anch'essi effettuati da cittadini marocchini.

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