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Assalto alla chiesa cattolica in Nigeria, morti e feriti

Katia Perrini
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La polizia nigeriana ha fatto sapere che 8 persone sono state uccise e 18 sono rimaste ferite nell'attacco con armi da fuoco avvenuto in una chiesa cattolica dello Stato di Anambra. Lo ha riferito l'agenzia di stampa locale Nan, citata dai media online. Il portavoce della polizia, Garba Umar, ha aggiunto che i feriti sono stati portati in ospedale e che secondo le prime indagini l'attacco sarebbe stato compiuto abitanti della zona, dopo che tra alcuni residenti si era verificata una disputa. Il portavoce ha anche sottolineato che il gruppo estremista Boko Haram non è coinvolto nei fatti. Secondo fonti ospedaliere, però, i morti sarebbero 12. Il commando armato ha fatto irruzione nella chiesa cattolica all'alba, intorno alle 6, quando era in corso il primo servizio domenicale. Testimoni hanno riferito che gli uomini armati cercavano una persona specifica (secondo una fonte, un "signore della droga", che avevano prima cercato a casa e gli è stato detto che era andato in Chiesa): quando lo hanno individuato gli hanno sparato ma poi hanno aperto il fuoco in maniera indiscriminata «anche sugli altri fedeli, che erano un centinaio». Lo Stato di Anambra, dove si trova Ozubulu, è situato nel sud-est del Paese, dove gli islamisti di Boko Haram, che hanno la loro roccaforte nel nord della Nigeria, non sono arrivati. Secondo la polizia, l'attacco è il frutto di una faida tra gruppi locali. L'esercito nigeriano negli ultimi mesi è riuscito a recuperare buona parte del territorio conquistato da Boko Haram, nel nord-est del Paese, dove i jihadisti vorrebbero instaurare un califfato retto dalla sharia, la legge islamica. E di recente il gruppo terroristico ha fatto ricorso soprattutto ad attentati kamikaze.

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