LA LISTA DELL'INTERPOL
Sono 173 gli aspiranti kamikaze dell'Isis pronti ad attaccarci
Un piccolo esercito pronto a tutto, anche a farsi saltare in aria, nella guerra all'Occidente. L'Interpol ha diffuso una lista di 173 combattenti dello Stato islamico che ritiene possano essere stati addestrati a compiere attentati suicidi in Europa, in rappresaglia per la lotta al gruppo jihadista in Medioriente. Il Guardian riporta che l'agenzia ha elaborato l'elenco dei possibili kamikaze dell'Isis a partire da informazioni provenienti dall'intelligence statunitense, raccolte durante la campagna contro lo Stato Islamico in Siria e Iraq. Mistero sugli ingressi in Europa Le autorità anti-terrorismo in Europa, sottolinea la testata britannica, sono infatti preoccupate che il collasso dell'autoproclamato califfato faccia aumentare il rischio che i combattenti si rechino in Europa per compiere attacchi kamikaze. Nella lista non ci sarebbero indicazioni sul fatto che nessuno dei presunti combattenti sia sinora entrato in Europa. Tuttavia, spiega il Guardian, il fatto che l'Interpol abbia diffuso l'elenco nel tentativo di raccogliere ulteriori informazioni dai vari Paesi, mostra la dimensione della minaccia. Il database del terrore I presunti aspiranti kamikaze sono indicati con nome, data in cui l'Isis li ha assoldati, ultimo indirizzo cui sono collegabili e moschea dove pregavano mentre combattevano, nome della madre e a volte fotografie. A ciascuno di essi è stato attribuito un codice ID univoco, in modo che ogni Paese possa integrare i dati con quelli dei database locali. Una nota della lista spiega anche come il database dei terroristi sia stato costruito, mettendo assieme centinaia di elementi in gran parte raccolti dalle basi sul terreno dell'Isis. L'elenco definisce il gruppo di combattenti come individui che "potrebbero essere stati addestrati a costruire e posizionare dispositivi esplosivi improvvisati per causare gravi ferite e decessi. Si ritiene che possano compiere viaggi internazionali, per partecipare ad attività terroristiche". In 20mila affiliati all'Isis I dati sono stati raccolti "attraverso canali affidabili" e il materiale è stato consegnato all'Fbi, che lo ha trasmesso all'Interpol perché lo diffondesse a livello internazionale. Secondo i dati del Consiglio di sicurezza Onu del dicembre 2015, sono 20mila le persone che da oltre 100 nazioni si sono unite all'Isis in Iraq e Siria, i cosiddetti foreign fighters, di cui circa 4mila dall'Europa. Il 30% di loro, secondo i dati dell'International Center for Counter-Terrorism (Icct) del 2016, è rientrato in patria. Secondo l'Onu le donne foreign fighters sono almeno 550 nei territori controllati dall'Isis. Le giovani foreign fighter tedesche Dalla Germania arriva intanto la conferma che quattro tedesche che si erano unite all'Isis, tra cui una 16enne, sono detenute in un carcere di Baghdad, ha riferito Der Spiegel. Secondo la testata tedesca, rischiano la pena di morte se condannate in Iraq.