Migranti, l'Austria insiste: pronti a chiudere il Brennero in 24 ore
"Se il numero dei migranti illegali verso l'Austria aumenta ancora, chiudiamo il confine al Brennero nel giro di 24 ore. Lo dice il ministro dell'Interno austriaco Wolfgang Sobotka alla Bild. "Possiamo chiudere il confine e realizzare controlli severi con i nostri soldati", conclude il rappresentante del governo di Vienna. Il ministro degli Esteri austriaco, Sebastian Kurz, ieri ha minacciato di "proteggere" il confine al Brennero se l'Italia confermerà l'ipotesi di rilasciare "visti umanitari" ai migranti, ha anche chiesto di bloccarli sulle isole italiane per evitare che raggiungano la penisola e si dirigano poi verso i Paesi del Nord Europa. "Fino a quando non abbiamo dei centri" nei Paesi africani di origine e transito "dove potremmo mandarli indietro, dobbiamo fermare questa gente alla frontiera esterna europea invece di mandarla verso l'Europa centrale", ha detto Kurz a margine del consiglio Affari Esteri di ieri a Bruxelles. "Questo significa smettere di traghettare i migranti illegali tra le isole e la terraferma italiana", ha spiegato Kurz. La stessa soluzione era stata adottata con la Grecia nell'ambito dell'accordo tra Ue e Turchia per fermare il flusso di rifugiati dello scorso anno. Dal 20 marzo del 2016, tutti i migranti che sbarcano sulle isole dell'Egeo vengono trattenuti sul posto per le verifiche sul diritto di asilo e non possono essere trasferiti sulla terraferma in Grecia. Il giovane leader dei popolari, che probabilmente guarda alle elezioni austriache del 15 ottobre che si giocheranno anche su questo tema, ha spiegato che sarebbe "molto utile fermare gli spostamenti in traghetto dei migranti legali tra le isole sulla frontiera esterna e il resto del territorio italiano". Secondo il ministro degli Esteri austriaco, solo così ci saranno "meno persone che si fanno strada verso l'Europa centrale". Per Kurz "alcune persone stanno già pensando in Italia" a questa soluzione: bloccare i migranti sulle isole "sarebbe un segnale per dissuadere la gente dal partire, sarebbe un segnale per i trafficanti e questo di conseguenza porterebbe a meno gente che viene in Italia". L'Italia non ha "nessuna intenzione di compiere mosse unilaterali" sulla crisi dei migranti ma l'Austria, paese in cui si vota il 15 ottobre, deve "abbassare i toni" dovuti a "polemiche pre-elettorali". Lo afferma a nome del governo il vice ministro degli Esteri Mario Giro.