SÌ DEL BUNDESTAG
Diritti civili, la Germania approva il matrimonio gay
Il Parlamento tedesco ha approvato il progetto di legge sul matrimonio tra persone dello stesso sesso. La legge che garantisce pari dignità alle nozze tra persone eterosessuali e omosessuali, inclusi quelli di adozione, è stata proposta dai socialdemocratici dell'Spd, con l'appoggio della sinistra di Die Linke e dei Verdi, e ha ricevuto il via libera di fatto anche della cancelliera Angela Merkel, che ha lasciato ai deputati della Cdu libertà di coscienza. La votazione si è conclusa con 393 voti favorevoli, 226 contrari e 4 astenuti. Il leader socialdemocratico tedesco, Martin Schulz, pochi giorni fa aveva annunciato in vista delle elezioni di settembre l'intenzione di non prendere parte a nessuna coalizione di governo che non si impegnasse ad approvare le nozze tra persone dello stesso sesso. Era il terzo partito a prendere una posizione del genere nel giro di pochi giorni: lo avevano già fatto i Verdi, la Fdp lo prevedeva, e Die Linke aveva le nozze gay nel suo programma in vista del voto. La Cdu/Csu di Merkel era rimasta l'unica voce contraria al Bundestag. Il tempismo della svolta di Merkel non è casuale: un recente sondaggio dell'agenzia governativa antidiscriminazione ha rivelato che l'83% dei tedeschi è favorevole all'uguaglianza di diritti matrimoniali per tutti. La cancelliera, tuttavia, ha votato 'no' al progetto di legge. "Per me il matrimonio è tra un uomo e una donna", ha chiarito Merkel. Al di là della scelta personale, la leader dei cristiano-democratici ha detto di sperare "che il voto di oggi non solo promuova il rispetto delle differenze, ma porti anche più coesione sociale e pace". Parlando ai giornalisti, Merkel ha ricordato che negli ultimi anni in Germania erano già state eliminate "passo a passo" tutte le discriminazioni contro le coppie gay, e che mancava solo il diritto di adottare bambini. Dopo aver riflettuto molto sul "benessere dei bambini", ha detto motivando la decisione di lasciare libertà ai deputati del suo partito, ha concluso che "l'adozione dovrebbe essere possibile" anche per le coppie omosessuali. Durante la campagna elettorale del 2013, Merkel si era opposta alle nozze gay in nome del "benessere dei figli", ma ha raccontato di aver cambiato idea dopo aver trascorso tempo con una coppia di lesbiche e con i loro otto figli adottivi. Tuttavia, a suo parere, l'articolo 6 della Costituzione tedesca, affermando che "il matrimonio e la famiglia sono sotto la speciale protezione dello Stato", si riferisce al matrimonio tra eterosessuali. Il portavoce socialdemocratico, Thomas Oppermann, ha difeso la mossa dal suo partito che ha rotto con la Cdu e spinto per la ripresa del dibattito sul disegno di legge del 2015, rimasto fermo per due anni al Bundestag. "Questa decisione non è forse un bene per la coalizione, ma è un bene per le persone", ha detto. Die Linke e i Verdi hanno espresso soddisfazione per "il risultato storico" raggiunto e hanno rivendicato decenni di lotta degli attivisti per i diritti Lgbti. I tre partiti della sinistra potevano contare in totale su 320 seggi alla camera bassa: ciò significa che 75 esponenti della Cdu hanno votato a favore. Il matrimonio omossessuale era già legge in tredici Paesi europei. Il primo ad approvare una legge sulle nozze gay è stata l'Olanda, nel 2001, seguita dal Belgio, nel 2003, e dalla Spagna, nel giugno 2005. Negli anni successivi anche Svezia, Portogallo, Danimarca, Francia, Regno Unito, Lussemburgo, Irlanda, Finlandia, Norvegia e Islanda hanno fatto lo stesso passo. In Germania dal 2001 la legge sulle coppie di fatto permetteva le unioni civili tra persone dello stesso sesso, con alcune restrizioni che le differenziavano dai matrimoni, a partire dal diritto di adozione. Anche in Austria e Italia i diritti delle coppie gay sono limitati alle unioni civili.