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A Londra 27 grattacieli non superano i test anti-incendio: 4 mila sfollati

Silvia Sfregola
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Dopo il devastante incendio della Grenfell Tower di londra, in cui 79 persone hanno perso la vita, le autorità britanniche reagiscono per prevenire eventuali altri disastri e contenere le durissime polemiche. Nei controlli lanciati a seguito del rogo, è emerso che i pannelli che rivestono 27 grattacieli in tutto il Paese non rispettano i criteri di sicurezza anti-incendio. E alcune migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare in fretta e furia i loro appartamenti in alcuni grattacieli di londra, su ordine dalle autorità. La polizia, intanto, valuta se agire legalmente per omicidio colposo. I RIVESTIMENTI PERICOLOSI A dare origine alle fiamme nella Grenfell Tower è stato un frigorifero malfunzionante, ma a farle diffondere rapidamente hanno avuto un ruolo decisivo i pannelli isolanti aggiunti nel 2016, contenenti polietilene. Le autorità hanno quindi condotto controlli su circa 600 grattacieli del Paese, che in 27 casi non hanno superato i test. I palazzi si trovano in 15 aree che vanno, da Manchester a Plymouth. Un portavoce del governo ha fatto sapere che ora le autorità lavoreranno con i vigili del fuoco e gli esperti per stabilire quali misure intraprendere. Diversi consigli locali hanno intanto iniziato a rimuovere i rivestimenti da numerosi edifici, mentre verifiche sono in corso in tutti il Paese nelle strutture statali, come ospedali e scuole. LE EVACUAZIONI A CAMDEN Il consiglio di Camden, a londra, ieri ha evacuato centinaia di persone dopo che quattro palazzi di edilizia popolare del Chalcots Estate sono stati dichiarati non sicuri dai vigili del fuoco. Secondo l'agenzia PA, sono stati rinnovati tra 2006 e 2009 dalla stessa impresa Rydon che ha effettuato i lavori alla Grenfell Tower, e hanno lo stesso tipo di rivestimento con componenti in polietilene. Inizialmente l'ordine di evacuazione aveva riguardato cinque edifici, ma uno era poi stato dichiarato sicuro. Circa 4mila residenti di 650 appartamenti sono stati così invitati a cercare ospitalità da familiari e amici, o nelle strutture predisposte dalle autorità, mentre la previsione è che servano quattro settimane per completare i lavori. Più di 80 residenti, invece, si sono rifiutati di lasciare le proprie case, alcuni accusando le autorità di aver saputo dello sgombero dai media e di aver ricevuto un preavviso troppo breve. MAY E LE CRITICHE Dopo essere stata criticata per una risposta troppo lenta del governo al disastro, la premier conservatrice Theresa May si è scusata e ha sottolineato che le autorità stanno agendo velocemente per stabilire le misure necessarie. "In alcuni casi è possibile attenuare l'impatto della risposta", ha detto a Sky News, "in altri è necessario che le persone lascino temporaneamente le loro case. Ed è ciò che è accaduto a Camden la scorsa notte". Anche la presidente del Consiglio di Camden, Georgia Gould, ha risposto alle critiche: "So che è difficile, ma Grenfell cambia tutto", "non possiamo correre alcun rischio".

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