LA PROPOSTA CONTRO IL PASSATO COLONIALE

Le Filippine vogliono cambiare nome

Costanza Cerasi

Le Filippine cercano un nuove nome. A lanciare la proposta è stato un membro del Congresso, Gary Alejano, secondo il quale il Paese non può più tollerare di portare il nome scelto da un re spagnolo nel XVI secolo. "Se vogliamo essere veramente indipendenti, dobbiamo buttare via i legami del colonialismo creando la nostra identità nazionale", ha dichiarato Alejano poco prima della giornata dell'Indipendenza delle Filippine festeggiata lo scorso 12 giugno. L'evento venne sancito nel 1962 quando si decise di cancellare il 4 luglio (festeggiato in America) sostituendolo con quello della dichiarazione di indipendenza del Paese dalla Spagna avvenuta nel 1898. "Il regno spagnolo iniziato con Filippo II e seguito dai 50 anni di regno americano nel XX secolo hanno confuso la nostra identità come popolo e nazione", ha affermato l'ex capitano Alejano che non ha suggerito nuovi nomi anche se in ballo ci sarebbero già diverse idee. Andres Bonifacio, uno dei capi della rivolta dell’Ottocento delle Filippine contro il governo spagnolo, ha proposto il termine "Katagalugan" che può essere tradotto facilmente come Nazione dei Tagalog, o coloro che si stabiliscono presso il fiume. Ferdinando Marcos, un passato da dittatore delle Filippine, ha sostenuto di cambiare il nome con "Maharlika", un riferimento a una casta di guerrieri antichi e con una stretta relazione con il termine "merdeka" ossia libertà nelle lingue indonesiane e malesi. Alcuni abitanti delle Filippine, in particolare quelli che vivono nelle zone a sud del paese, (dove è raggruppata un’alta percentuale di abitanti musulmani) non si sentono filippini anzi, secondo loro, il termine si riferisce a quelli che si sono arresi al re Filippo II e alla Chiesa cattolica romana. Non è ancora chiaro quali conseguenze avrà la proposta di Alejano. La precedente iniziativa di rinominare il paese fu solo in parte sostenuta del dittatore Marcos. D'altro canto alcuni filippini ritengono che il nome attuale rifletta anche la fede cristiana praticata da gran parte dei suoi abitanti. "L'origine del nome è da Filippo, uno dei 12 apostoli di Cristo", ha spiegato un commentatore, Edgar Villanueva. "Dobbiamo essere orgogliosi di quel nome poiché siamo l'unico paese chiamato in onore di un discepolo di Gesù Cristo".