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Ritrovati un secolo dopo i resti della nave "McCulloch"

La nave della Guardia costiera

Costanza Cerasi
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Cento anni dopo la sua scomparsa i resti della nave della Guardia costiera "McCulloch" sono stati ritrovati sulle coste del Pacifico. Esattamente un secolo dopo lo schianto avvenuto il 13 giugno del 1916 contro il vaporetto che trasportava passeggeri sono stati individuati i resti dell'imbarcazione a vapore più grande costruita e utilizzata a quei tempi.  "La nave militare americana ha combattuto guerre ed ha navigato nel Pacifico fino alla fine del 1800" ha raccontato il funzionario della Guardia costiera degli Stati Uniti e dell'Amministrazione nazionale oceanica ed atmosferica (NOAA). Nel naufragio l'intera barca scomparve sott'acqua ma fortunatamente l'equipaggio venne salvato, solo un membro morì giorni dopo l'incidente a causa delle ferite riportate. L'incredibile scoperta è avvenuta grazie al lavoro di un gruppo di ricercatori che non troppo lontano dal sito di collisione, a Point Conception (un luogo tutt'ora pericoloso per la presenza di venti forti e nebbia fitta) hanno trovato i resti della nave. "Lo chiamiamo il cimitero del Pacifico. Non è raro che anche i più grandi marinai potessero avere problemi in quel punto", ha dichiarato Greg Gorga, direttore esecutivo del Museo Marittimo di Santa Barbara. I piani per il futuro del McCulloch sono ancora incerti, ora come ora la nave continua a riposare sul fondo dell'oceano. Per oltre 20 anni, la nave è stata usata per attraversare il Pacifico. "Le nostre navi più recenti sono ispirate dalle attività e caratteristiche di grandi navi, e di equipaggi coraggiosi come il McCulloch" ha sottolineato alla Cnn Todd Sokalzuk, comandante dell'ottava zona della Guardia costiera.  

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