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Nord Corea, lancio multiplo dei missili anti-nave

Silvia Sfregola
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La Corea del Nord non rinuncia alla sua corsa alle armi e compie il suo decimo test di quest'anno, lanciando questa volta missili da crociera antinave. Il test non viola le risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu, che vietano i lanci di missili balistici e i test nucleari, ma non quelli di missili da crociera, ma è uno schiaffo alle speranze di un allentamento della tensione. La Corea del Sud ha appena deciso di bloccare il dispiegamento del sistema di difesa antimissile americano Thaad, contro cui si era schierato Pechino, e quindi si teme che la presenza del nuovo presidente liberale Moon Jae-in non avrà l'effetto sperato. La scorsa settimana l'Onu aveva imposto nuove sanzioni a Pyongyang e oggi Seul ha convocato una riunione urgente del Consiglio di sicurezza Onu. I missili Il lancio è partito da Wonsan, sulla costa sudorientale. Numerosi missili hanno percorso circa 200 chilometri a un'altezza massima di 2 chilometri, prima di cadere nelle acque del mar del Giappone. I lanci sono cominciati alle 6.19 ora locale, le 23.19 italiane, e sono durati per vari minuti. La rilevazione è stata fatta dal capo degli stati maggiori riuniti sudcoreano, Roh Jae-cheon. Inizialmente era stata data la notizia di missili balistici, poi il ministero della Difesa ha parlato di missili da crociera di corto raggio. Nel caso di quelli nordcoreani, si stima che essi possano raggiungere una distanza massima di 300 chilometri, cioè molto meno dei missili balistici. Sarebbero stati progettati sulla base dei missili cinese Silkworm e russi Styx. L'inventario dell'arsenale Secondo gli osservatori, nell'ultimo mese Pyongyang sta forse svolgendo una sorta di inventario del suo arsenale di armi. Nelle ultime settimane ha infatti testato razzi di diverso tipo. Il 14 maggio ha sperimentato con successo il Hwasong-12, che sarebbe la base per lo sviluppo dei missili intercontinentati; il 21 maggio un Pukguksong-2, nuovo missile di medio raggio; il 29 un missile di corto raggio basato sullo Scud sovietico. Moon e il Consiglio di sicurezza Onu Il nuovo presidente sudcoreano Moon Jae-in ha convocato una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, per analizzare la situazione. L'arrivo al potere di Moon ha fatto sperare che i legami con il Nord migliorassero, dopo un decennio di pessimi rapporti. Tuttavia, le ultime azioni di Pyongyang non fanno prevedere un avvicinamento a breve. C'è intanto incertezza su quel che accadrà il 15 luglio, quando sarà il 17esimo anniversario del primo e storico vertice intercoreano che riunì nella capitale del Nord gli allora leader Kim Dae-jong e Kim Jong-il. Un gruppo civile di Seul, previa autorizzazione del governo locale, ha in programma di visitare Pyongyang in occasione delle celebrazioni, ma il regime non ha formalizzato l'invito.

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