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Al via il processo a Bill Cosby: resa dei conti per "papà Robinson"

Bill Cosby

Silvia Sfregola
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Per milioni di persone è il "papà gentile" dei Robinson, per decine di donne è invece un "mostro", colpevole di violenze sessuali ripetute. È iniziato oggi in Pennsylvania il processo nei confronti di Bill Cosby, culmine di anni di accuse che hanno devastato la sua carriera nel mondo dello spettacolo. L'attore è arrivato oggi in tribunale sorridendo alle decine di giornalisti, cameraman e fotografi presenti e appoggiandosi al bastone. Con lui la collega Keshia Knight Pulliam, che interpretava Rudy, la piccola di casa, nel celebre telefilm degli anni '80. La torbida e triste vicenda ha preso il via nel 2004, quando diverse donne hanno iniziato ad accusare Cosby di stupro e abusi. La prima (e per il momento unica) a citarlo in giudizio, nel 2006, è stata la ex cestista canadese Andrea Constand: è proprio per questo caso che oggi l'attore viene giudicato. La violenza, secondo la donna, sarebbe avvenuta nel 2004, nella casa di Cosby, dove la cestista sarebbe stata prima drogata e poi stuprata. Constand sarà la testimone chiave del processo, che dovrebbe durare circa due settimane: un procedimento veloce per Cosby, che ormai è quasi cieco. Ma se quella della Constand è l'unica accusa penale formalizzata, decine di donne hanno puntato il dito contro l'attore, quasi 80enne, negli ultimi anni. In più di sessanta si sono fatte avanti raccontando storie molto simili a quelle della Constand, e alcune delle loro testimonianze verranno ascoltate in tribunale. Molti casi non sono arrivati a processo perché caduti in prescrizione, visto che sarebbero stati commessi negli anni '70. L'attore ha sempre respinto le accuse, anche se ha ammesso l'uso del sedativo Quaalude, precisando però di avere avuto solo rapporti sessuali consensuali. Cosby non testimonierà durante il processo, ma presumibilmente l'accusa userà contro di lui le dichiarazioni rilasciate alla polizia nel 2005, quando riconobbe di aver utilizzato la sostanza per attirare le donne. Il comico, se giudicato colpevole, rischia dieci anni di carcere e una multa di 25 mila dollari. Intanto, oggi arriva al processo da uomo libero, visto che ha pagato il 10% della cauzione, fissata a un milione di dollari.

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