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Vincono i liberali di Rutte. Wilders non sfonda

Mark Rutte

Il premier uscente riconfermato ferma l'estrema destra e l'Europa tira (per ora) un sospiro di sollievo. Pronto un governo di coalizione

Dario Martini
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Mark Rutte, premier uscente dell'Olanda, si è riconfermato nelle elezioni politiche di ieri che hanno dato 33 seggi al suo Partito Popolare per la Democrazia e la libertà, il Vvd. Un dato che oltre ad arginare l'estrema destra dello sfidante Wilders ora apre la porta alla formazione di un governo di coalizione di centro-destra. Infatti il Vvd, insieme con i seggi ottenuti dai cristiano democratici del Cda e dai centristi democratici del D66 potrebbero portare ad un esecutivo di minoranza con il sostegno parlamentare di 71 seggi. Il primo ministro ha già annunciato nel corso di un dibattito radiofonico che, come partner di coalizione, ha in mente proprio D66 e Cda. Per il partito della libertà di Geert Wilders (Pvv) è stata una mezza sconfitta: l'estrema destra ha portato a casa 20 seggi, uno in più di Cda e D66 che andranno al governo in coalizione. Delusione invece per la compagine di populista che ha visto smentiti i vari sondaggi degli scorsi mesi che davano il Pvv di Wilders come il partito più votato nel Paese. Tuttavia il PVV ha ottenuto cinque seggi in più rispetto alle elezioni precedenti, rispetto a Rutte che, pur affermandosi, ne ha persi 9. Questo declino nei risultati, secondo quanto gli analisti hanno spiegato, è attribuibile all'impopolarità delle misure di austerità imposte da Rutte negli ultimi anni. I grandi perdenti di queste elezioni, la cui partecipazione è aumentata fino al 82% contro il 74,6% delle precedenti, sono il partito laburista PvdA, che faceva parte della coalizione di governo insieme con il VVD, che ha perso 29 seggi, rimanendo con soli 9 deputati. D'altro canto a imporsi in questa tornata elettorale sono stati i Verdi di GroenLinks, partito che fino ad ora aveva solo quattro deputati, ma in queste votazioni è salito a 15. Entra per la prima volta in Parlamento il partito anti-razzista Denk con una rappresentanza di tre deputati. Wilders ha trascorso la maggior parte della notte nel suo ufficio in Parlamento in attesa dei risultati ufficiali, e ha atteso solo l'una di notte per ammettere la sconfitta, pur sottolineando di aver preso "cinque seggi in più" rispetto alle ultime consultazioni. Il politico olandese è arrivato a chiedere "un posto nella futura coalizione" di governo, anche se la maggior parte dei partiti ha escluso durante la campagna di poterlo includere in un ipotetico esecutivo. Rutte, appena apparso chiaro il risultato, ha tenuto un discorso a L'Aia dicendo che è stato sconfitto il "populismo sbagliato" di estrema destra propugnato da Geert Wilders. "Che notte! Abbiamo fermato il populismo sbagliato", ha esultato il candidato del Vvd. Rutte ha inoltre espresso il suo desiderio di "ricongiungere l'Olanda" e, riferendosi alle posizioni eurofobiche di Wilders, ha detto che il paese "è ancora pro-europeo". "In una campagna dove inevitabilmente vengono alla luce le differenze, ora è importante riunire il paese e formare un governo stabile per i prossimi quattro anni", ha detto il primo ministro nella sua prima apparizione dopo aver appreso i risultati. "Si tratta di una primavera patriottica. Io sono un combattente e non un populista", ha aggiunto il leader del Partito della Libertà (Pvv).

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