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Nuova Zelanda: 400 balene spiaggiate, 300 sono già morte

Katia Perrini
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Volontari al lavoro a Farewell Spit, in Nuova Zelanda, per cercare di salvare circa 90 balene pilota spiaggiate sulla battigia dell'isola. Secondo quanto riportano i media locali, in totale sono 416 i cetacei che si sono arenati e 300 di loro sono già morti. I volontari, residenti e uomini del dipartimento ambientale, hanno formato delle catene umane per passarsi i secchi pieni d'acqua e gettarli sugli animali nella speranza di riuscire, con l'alta marea, a far loro riprendere il mare. Un primo tentativo nel corso della giornata di ieri ha avuto un successo solo parziale, con circa 50 balene che sono riuscite a tornare a largo. Una novantina quelle tornate a riva. Non si conosce ancora la causa di questo fenomeno, ma si tratta del peggior spiaggiamento di massa dal 1918, quando furono circa 1000 le balene pilota ad arenarsi alla Chatham Islands. Secondo l'ong Project Jonah, che sta coordinando il salvataggio, non c'è una sola ragione per cui le balene si arenano sull'isola e le possibili spiegazioni vanno dalle malattie alle condizioni meteorologiche estreme.

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