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Corte suprema, Trump sceglie il giudice conservatore Neil Gorsuch

Silvia Sfregola
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Quattro anni fa il giudice Neil Gorsuch sfidò l'allora presidente Barack Obama pronunciandosi contro la sua riforma sanitaria e a favore di potenti gruppi religiosi. Un gesto che conquistò l'attuale presidente Donald Trump e che ha contribuito a far sì che oggi lo nominasse per la Corte suprema. "Il giudice Gorsuch ha straordinarie competenze legali, una mente brillante e un'ottima disciplina" ha dichiarato Trump dando l'annuncio alla Casa Bianca della nomina, che dovrà essere confermata al Senato. Gorsuch, 49 anni nonostante i capelli completamente grigi, è il candidato più giovane per il tribunale da 25 anni ed è chiamato a ricoprire il seggio vacante dal febbraio scorso alla Corte suprema, a seguito della morte di Antonin Scalia. Sposato e padre di due figlie, è considerato un fermo conservatore, ma lontano dalle posture più radicali di altri giudici che Trump aveva valutato di nominare per la Corte suprema, dove i magistrati hanno mandato a vita. Noto per la sua rigida interpretazione della Costituzione inclina così a destra la composizione della massima istanza della giustizia americana. "In questa casa piena di storia, cosciente di tutte le mie imperfezioni, prometto che se sarò confermato farò tutto il possibile per essere un fedele servitore della Costituzione e delle leggi di questo grande Paese", ha spiegato Gorsuch dopo la nomina. La massima istanza giudiziaria Usa La Corte suprema è composta da nove giudici e la nuova nomina riporterà l'equilibrio a favore dei conservatori, in maggioranza dal 1972. Dopo la morte del conservatore Antonin Scalia, l'ex presidente Barack Obama aveva tentato di sostituirlo con Merrick Garland, ma il Senato bloccò l'iter. Per mesi, il tribunale è così stato diviso a metà, con quattro giudici progressisti e altrettanti conservatori. Il giudice che sfidò Obama Gorsuch è considerato un autentico conservatore, formato in tre prestigiose scuole di diritto: Columbia, Oxford e Harvard. Come giudice della Corte d'appello del decimo circuito, si è pronunciato contro la riforma sanitaria Obamacare, affermando che con i vincoli alla fornitura di contraccettivi contravvenisse alla libertà dei gruppi religiosi. Non ha mai emesso verdetti sull'aborto, ma sia secondo i favorevoli, sia secondo i contrari ad esso, la sua posizione è chiara in queste sue parole: "Tutti gli esseri umani hanno valore intrinseco e l'intenzione di uccidere vite umane per motivi personali è sempre sbagliata" (dal suo libro "The Future of Assisted Suicide and Euthanasia").

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