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Blocco immigrazione Usa, Theresa May prende le distanze da Trump

Davide Di Santo
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Solo pochi giorni fa si tenevano per mano ma nella notte è calato il gelo tra Donald Trump e Theresa May. La premier britannica ha ammesso di "non essere d'accordo con questo tipo di approccio" usato dal presidente americano per impedire l'ingresso negli Stati Uniti di cittadini e rifugiati provenienti da Paesi a maggioranza musulmana. May è stata duramente criticata dai deputati del suo partito conservatore per non aver condannato pubblicamente la nuova politica migratoria di Trump. Nella notte quindi il suo portavoce ha diffuso una nota in cui si precisa che "la politica di immigrazione negli Stati Uniti è una questione che riguarda il governo degli Stati Uniti, proprio come la politica di immigrazione per questo paese dovrebbe essere impostata dal nostro governo". Posizione simile a quella della cancelliera tedesca Angela Merkel secondo la quale lo stop agli ingressi negli Stati Uniti dei rifugiati provenienti da paesi di cultura e religione islamica "non è giustificato". Il portavoce della Merkel, Steffen Seibert, ha detto che la cancelliera è convinta che "la lotta al terrorismo è necessaria ma non giustifica" una misura generalizzata al credo delle persone. 

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