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Trump sospende l'immigrazione: rifugiati bloccati in volo, caos negli aeroporti

La protesta all'aeroporto JFK a New York

Silvia Sfregola
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Primi effetti dell'ordine esecutivo con cui ieri sera il presidente Usa Donald Trump ha sospeso l'ingresso per 120 giorni a tutti i rifugiati e alle persone provenienti da sette Paesi islamici: Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen. Chi era già in volo per gli Usa è stato fermato e detenuto nell'aeroporto di arrivo. E adesso sul decreto del presidente Usa avvocati e gruppi per la difesa dei diritti umani stanno attivando azioni legali. Tra i casi riportati dal New York Times uno riguarda due rifugiati iracheni fermati proprio all'aeroporto di New York: Hameed Khalid Darweesh, che ha lavorato per il governo Usa in Iraq per 10 anni e Haider Sameer Abdulkhaled Alshawi, sbarcato negli Stati Uniti per ricongiungersi alla moglie, che ha lavorato come contractor per gli Usa.

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