L'ATTENTATO DI CAPODANNO
Il killer di Istanbul ha confessato. Il marchio dell'Isis sulla strage
Ha confessato, Abdulgadir Mashaporiv, l'uzbeko di 33 anni autore della strage di Capodanno a Istanbul, in Turchia. Le autorità turche nella prima conferenza stampa dopo l'arresto fanno sapere che l'uzbeko è un miliziano dell'Isis che ha ricevuto addestramento in Afghanistan. "E' evidente che e' stata un'azione a nome dell'Isis", ha aggiunto il governatore di Istanbul, Vasip Saghin che ha confermato che Masharipov ha confessato di essere l'autore della strage nell'esclusiva discoteca Reina di Istanbul provocando 39 morti. Sfuggito tre volte alla cattura Abdulkadir Masharipov, che è nato in Uzbekistan nel 1983, è stato arrestato nella notte dopo una caccia all'uomo andata avanti per 17 giorni: era nascosto nella casa di un amico kirghizo insieme al figlio di 4 anni. Con lui sono state arrestate quattro persone: oltre all'amico kirghizo, tre donne di nazionalita' somala, egiziana e senegalese. Un'indagine lunga e non prima di vicoli ciechi prima dell'identificazione dell'autore della strage. Secondo la stampa turca, per arrivare a individuare il covo, la polizia e gli uomini dell'antiterrorismo hanno analizzato 100mila ore di registrazioni delle telecamere di sicurezza disseminate nella città; e prima dell'arresto, l'uomo era sfuggito in tre occasioni alla cattura (una volta per un soffio: nella casa era stata trovato il mozzicone ancora fumante di una sigaretta accesa). Poliglotta e addestrato militarmente La polizia, sempre secondo i media, sapeva da tre giorni del suo ultimo nascondiglio, ma si è limitata a tenerla sotto sorveglianza per verificare chi la visitasse, prima di lanciare l'operazione d'arresto. Abdulkadir Masharipov, il terrorista uzbeko, legato all'Isis e autore della strage di Capodanno , ha trascorso molto tempo in Afghanistan, dove ha ricevuto un addestramento militare di ottimo livello, e parla 4 lingue. E' entrato in Turchia illegalmente nel gennaio del 2016 da una frontiera dell'est (non specificata) e prima di compiere la strage ha alloggiato in varie case a Istanbul. Per catturarlo, la polizia ha analizzato circa 7200 ore di filmati di telecamere di sicurezza disseminate nella città e impiegato 2000 uomini. Nato nel 1983 in Uzbekistan, Masharipov, nella notte ha confessato, ha aggiunto Sahin, ma le sue impronte digitali combaciano con quelle rinvenute sull'arma della strage. Droni nel covo del terrorista Il totale degli arrestati per legami con Masharipov è di 50 persone, detenute principalmente a Istanbul, Smirne e Konya: elementi che rafforzano l'ipotesi di un'organizzazione terroristica dietro il piano di attacco al Reina, una rete che sarebbe la stessa che ha progettato l'attentato all'aeroporto Atarurk di Istanbul, avvenuto lo scorso 28 giugno e nel quale morirono almeno 46 persone. Insieme ad Abu Muslim Khorasani, questo il nome di battaglia con cui l'uzbeko si faceva chiamare, è stato trovato il figlio di quattro anni, prelevato quando il massacro era stato compiuto e la latitanza iniziata. L'arresto è stato effettuato in una abitazione del quartiere periferico di Esenyurt, dove il terrorista si era recato tre giorni fa. Nel corso del blitz nella casa la polizia ha sequestrato 2 pistole con relative munizioni, due piccoli droni, 197mila dollari (184mila euro) e varie schede telefoniche. Il governatore ha assicurato che il terrorista ha potuto contare sull'aiuto di qualcuno nell'attentato e che è questo quanto le autorità contano di appurare nel corso del suo interrogatorio.