IL TERRORE TRA NOI

Indagini sul killer di Berlino Anis Amri, perquisiti due appartamenti ad Aprilia

Continuano senza sosta le indagini per individuare la rete che ha sostenuto e "protetto" Anis Amri, il killer di Berlino, prima e dopo la strage dello scorso 19 dicembre (fino all'epilogo di Sesto San Giovanni). Già a maggio la polizia lo aveva indicato come "individuo pericoloso". Ma per ben 7 mesi il terrorista tunisino è stato di fatto un fantasma. Ora, dopo la sua uccisione, gli inquirenti stanno lavorando sui nuovi elementi in loro possesso. E le tracce di Amri li hanno portati ad Aprilia dove la procura di Roma ha disposto la perquisizione di due appartamenti in cui il tunisino sarebbe stato ospite, secondo quanto accertato dal pm Francesco Scavo, lo scorso anno. L'ipotesi degli investigatori è il killer, in fuga dalla Germania, fosse diretto proprio nel centro-sud Italia. Il coraggio di due poliziotti italiani ha fermato la sua corsa a Sesto San Giovanni.   Arresti in Germania Intanto gli investigatori tedeschi avrebbero fermato un presunto fiancheggiatore di Amri. Secondo quanto riferiscono i media locali si tratta di un cittadino tunisino di 40 anni che viveva a Berlino. Gli inquirenti sono risaliti a lui attraverso un'analisi dei dati del cellulare del terrorista ritrovato a bordo del camion usato per l'attentato.