MONTPELLIER
Assalto al pensionato in Francia, catturato l'omicida
È stato catturato il presunto assalitore di un pensionato per religiosi a Montferrier-sur-Lez, vicino alla città francese di Montpellier. Nell'attacco alla residenza, avvenuto ieri sera, aveva ucciso una donna. La procura ha escluso che l'episodio sia legato al terrorismo islamico e la polizia aveva definito il sospettato «estremamente pericoloso». È stato fermato a circa 50 metri dalla sua abitazione a Saint Mathieu de Tréviers, dopo che le forze dell'ordine sono state allertate da un ragazzino sulla sua presenza. Nella casa di riposo vivono 59 religiosi: missionari che hanno viaggiato in Africa e alcune suore, con un'età media di 75 anni. I FATTI. Intorno alle 22 di giovedì, un uomo con il volto coperto ha fatto irruzione nel pensionato. Armato di un coltello e di un fucile, ha legato due persone che lavorano nella struttura prima di ucciderne una, 54enne. La seconda è riuscita a chiamare i soccorritori. Intanto, l'uomo si è dato alla fuga. In un veicolo abbandonato non lontano, le autorità hanno trovato una borsa e un'arma di tipo air-soft. Il procuratore di Montpellier, Christophe Barret, ha spiegato che quegli oggetti hanno permesso l'identificazione del sospetto. L'ASSALITORE. Secondo Le Parisien, ad assaltare il pensionato è stato un ex militare paracadutista di 47 anni, che avrebbe in passato lavorato nella casa di riposo e sarebbe attualmente disoccupato. Il procuratore Barret ha precisato, senza identificarlo, che si tratta di una persona vicina al pensionato. Sconosciute le motivazioni, ma lo stesso Barret ha dichiarato che l'episodio non pare legato al terrorismo islamico. La gendarmerie ha interrogato questa mattina la compagna del sospettato. Per individuarlo è stato dispiegato un alto numero di personale delle forze dell'ordine e sono stati condotti molti controlli stradali, mentre un elicottero ha pattugliato l'area. TENSIONE IN FRANCIA. Nel fine settimana la polizia francese ha arrestato sette uomini fra Marsiglia e Strasburgo, cinque dei quali sono ancora in carcere, con l'accusa di aver pianificato attacchi contro siti di alto profilo, parchi divertimento, bar, luoghi di culto e una stazione della metropolitana per il 1° dicembre. Il procuratore di Parigi François Molins ha spiegato che ricevevano indicazioni «da un comandante della regione iracheno-siriana attraverso una applicazione criptata». A luglio scorso due giovani uccisero padre Hamel dopo avere fatto irruzione in una chiesa di Saint Etienne du Rouvray, vicino Rouen.