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Cameron trionfa con la maggioranza assoluta dei seggi

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Il premier promette: "Un futuro migliore per tutti" e annuncia che formerà un governo conservatore di maggioranza. Si dimettono Farage e Clegg

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Successo Tories. Le ansie e le incertezze di “ingovernabilità” sono svanite all'alba, quando è emerso chiaramente che David Cameron non solo resterà alla guida della Gran Bretagna, lo farà addirittura senza ricorrere ad alleanze. Il premier britannico dopo l'eclatante vittoria del suo partito conservatore, incontrerà la regina Elisabetta a Buckingham Palace per ricevere il via libera formale a guidare ancora il governo del Regno Unito. Le ultime proiezioni assegnano ai Conservatori 329 seggi, tre in più di quelli necessari per formare in autonomia assoluta il nuovo esecutivo. Se poi i risultati definitivi toglieranno qualche poltrona ai Tories, niente paura, i Lib-dem di Nick Clegg sono pronti a continuare a sostenerli a Westminster. “Il mio obiettivo rimane semplice, - ha dichiarato Cameron – governare per il bene di tutti i cittadini”. Ma il vero partito vincitore delle “british elections 2015” è lo Scottish National Party guidato da Nicola Sturgeon. Il confermato Primo Ministro lo sa e chiarisce subito: “Voglio che il mio partito, e il governo che spero di continuare a guidare, siano garanti di un mantello sotto il quale continueremo ad essere "One Nation". Ma abbiamo promesso giustamente la devolution a Galles e Scozia. E manterremo gli impegni”. Il crollo dei Labour ha invece aperto la crisi nel partito di Ed Miliband che pensa alle dimissioni. “Una notte difficile, con risultati deludenti che devono farci riflettere” – sono state le sue prime parole. Anche Nick Clegg, che conferma il suo posto in parlamento, non è contento. I Lab-dem escono dalle urne con le ossa rotte e tanti interrogativi. “Gli elettori ci hanno punito, dobbiamo capire perché e lavorare molto”. Ma il risultato peggiore lo portano a casa gli anti-europeisti dell'Ukip. Il partito di Nigel Farage, che fuori dal seggio presso il quale aveva votato si era paragonato a Ghandi, ha chiuso senza ottenere neppure un seggio. Infatti sono arrivate subito le dimissioni a catena tra le opposizioni: Farage e Clegg hanno lasciato la guida dei rispettivi partiti. I conservatori hanno strappato agli avversari i seggi di Bath, Bolton West, Brecon, Cheltenham, Chippenham, Colchester, Gower, Hazel Grove, Kingston and Surbiton, Lewes, Mid Dorset, Morley, North Cornwall, North Devon, Plimouth Mor View, Portsmouth sud, Solihull, Somerton, Southhampton Itchen, Newquay, Sutton, Taunton, Thornbury, Torbay, Twickenham, Vale of Clwyd, Yeovil.   Nuovo governo. Rientrato a Downing Street dopo l'incontro a Buckingham Palace con la Regina Elisabetta, il premier britannico David Cameron ha annunciato che formerà un governo conservatore di maggioranza. "Credo fermamente che ci troviamo sul punto di realizzare qualcosa di speciale per il nostro Paese", ha detto Cameron. "Ho sempre creduto di dover governare con rispetto", ha aggiunto il premier, impegnandosi a proseguire nel percorso di devolution per la Scozia, il Galles e l'Irlanda del Nord, sul quale "tutti i partiti" si erano espressi a favore nel precedente Parlamento.

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