Lourdes «vietata» per oltre 6.000 malati italiani
È iniziato oggi e si concluderà il 4 ottobre il pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi a Lourdes. Il tema pastorale di quest’anno è «La gioia della conversione». Oltre 10 mila i soci che prenderanno parte al pellegrinaggio guidati dall’Assistente Ecclesiastico Nazionale, mons. Luigi Marrucci, vescovo di Civitavecchia e Tarquinia, e dal Presidente Nazionale Unitalsi, Salvatore Pagliuca. A Lourdes i soci Unitalsi avranno l’occasione per ritrovarsi e vivere un’autentica esperienza di vicinanza e condivisione con le persone malate e sofferenti, chinandosi su coloro che Papa Francesco definisce «la carne di Cristo». Le giornate del pellegrinaggio saranno anche arricchite dalla riflessione sulla figura di San Pio X - il Papa santo e patrono dell’Unitalsi di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita al cielo - che definì il servizio dei soci unitalsiani come «opera di carità per eccellenza». Prevista anche una serata di festa, mercoledì 1 ottobre, a partire dalle 21, condotto da Lorena Bianchetti con la partecipazione, tra gli altri, di Ivana Spagna, Sabrina Brazzo (prima ballerina al teatro della scala di Milano) e Andrea Volpintesta (primo ballerino al Teatro Municipale di Rio de Janeiro). Oggi si è svolta la conferenza stampa del presidente Pagliuca che ha sottolineato come «il problema del trasporto dei malati verso i santuari italiani ed europei, in particolare a Lourdes, è ormai diventato una vera e propria emergenza. Sono oltre 6 mila i malati italiani che senza un cambio di passo in questo settore rimarrebbero casa. Siamo in trattative con Trenitalia per tentare di normalizzare la situazione». Alla conferenza stampa hanno preso parte anche Don Danilo Priori, vice assistente nazionale dell’Unitalsi, e mons. Horacio Brito, rettore del santuario di Lourdes. «In un quadro generale - ha aggiunto Pagliuca - che vede un calo sensibile dei pellegrini e un lieve decremento dei volontari, stiamo assistendo alla crescita di richieste da parte dei malati di poter partire in treno per i pellegrinaggi. Dall’anno scorso ad oggi abbiamo avuto un incremento del 10% con la presenza di oltre 1200 malati. Il fatto più importante è che molti di loro non possono affrontare il viaggio in aereo o in pullman».