Bombe al Cairo, morti e feriti in pieno centro
E' massima allerta al Cairo, tre le esplosioni che stamattina hanno colpito la città. Un'altra esplosione, la quarta della giornata, si è verificata nel pomeriggio vicino a un cinema e ha colpito un convoglio di forze della sicurezza di ritorno da scontri avvenuti nelle vicinanze con sostenitori dell'ex presidente egiziano Morsi. Ha portato alla morte di una persona. Le forze di sicurezza sono in stato di massima allerta alla vigilia del terzo anniversario della rivolta contro Hosni Mubarak. Le misure di sicurezza sono state massicciamente rafforzate all'aeroporto internazionale della capitale, al ministero dell'Interno, in tutto il distretto di Giza, davanti alle ambasciate britannica e statunitense, che ha diramato un alert ai cittadini Usa già giovedì evocando il rischio di scontri e possibili attentati al Cairo. Il bilancio della prima esplosione è di almeno 4 morti e 50 feriti, di cui molti in gravi condizioni. Si è trattato di una autobomba. L'attacco ha preso di mira il quartiere generale delle forze di sicurezza che hanno il compito di gestire il dispositivo di difesa della capitale. L'attacco contro il dipartimento sicurezza del Cairo sarebbe stato condotto da "un kamikaze, a bordo di un'auto carica di esplosivo", riferiscono fonti della sicurezza. Il bilancio della seconda esplosione è di almeno un morto e otto feriti, tra i quali due ufficiali e tre agenti di polizia. Si è verificata al Cairo, a Dokki, nei pressi del quartier generale della polizia di Giza. Il terzo ordigno artigianale (Ied) è deflagrato nei pressi di un commissariato di polizia a Talbeya, a Giza, lungo la strada che porta alle Piramidi. Il gruppo jihadista Ansar beyt el Makdes (Ansar Jerusalem, i sostenitori di Gerusalemme) ha rivendicato via Twitter la partenità dell'attentato contro il quartier generale della polizia al Cairo secondo quanto riferiscono fonti della sicurezza. Alle vittime si aggiungono anche 4 manifestanti pro Morsi, che hanno perso la vita nella provincia meridionale di Beni Suef negli scontri con la polizia. Secondo Al Jazeera, le persone morte oggi sarebbero 20 in tutto l'Egitto. Il Governo degli Stati Uniti condanna gli attentati odierni e preme sulle autorità perché i responsabili siano assicurati alla giustizia.