L’India fa partire il suo primo razzo verso Marte

L'India ha lanciato il suo primo razzo diretto verso Marte. Si tratta della Mangalyaan, che in lingua hindi vuol dire «navicella di Marte», per la quale non è previsto un atterraggio ma solo che resti in orbita intorno al pianeta rosso. Mangalyaan, 1.350 chilogrammi di peso, dovrà compiere un viaggio di 780 milioni di chilometri in 300 giorni, al termine del quale dovrebbe raggiungere a settembre prossimo l'orbita di Marte. Il lancio, trasmesso in diretta dalle televisioni indiane grazie alle immagini fornite dalla Organizzazione indiana per lo spazio e la ricerca, è avvenuto alle 10.08 ora italiana dall'isola indiana di Shriharikota, che si trova di fronte alla costa orientale del Paese. Precisamente Mangalyaan è il nome della sonda contenuta nel razzo. Con il lancio di oggi, l'India mira a entrare nella ristretta cerchia di Paesi che hanno avviato programmi per raggiungere il pianeta rosso, dopo Usa, Russia e Unione europea e spera di dimostrare di avere avanzate tecnologie per i viaggi nello spazio. «Sapremo se avremo superato il nostro esame il 24 settembre del 2014», ha affermato K. Radhakrishnan, presidente dell'agenzia spaziale indiana. «Queste missioni sono importanti, sono cose che danno agli indiani felicità e il diritto di vantarsi», ha detto invece Raghu Kalra della Amateur Astronomers Association Delhi. «Anche una persona povera, quando sa che il suo Paese sta mandando una missione su un altro pianeta, prova un senso di orgoglio per il suo Paese e vorrà renderlo un posto migliore», ha aggiunto. Il costo della missione, pari a 72 milioni di dollari, ha sollevato polemiche in un Paese in cui 1,2 milioni di persone fanno ancora i conti con fame e povertà. Ma Nuova Delhi ha difeso la missione su Marte, e il suo programma spaziale da un miliardo di dollari in generale, sottolineandone l'importanza nel creare posti di lavoro per scienziati e ingegneri.