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A febbraio il concistoro per i nuovi cardinali

Vaticano, Ingresso in Conclave ed il giuramento dei cardinali elettori

Secondo l'agenzia specializzata I.Media Papa Francesco convocherà i porporati di tutto il mondo per una riunione straordinaria a porte chiuse seguita da quella ordinaria. Saranno 14 i posti disponibili per arrivare al tetto di 120 elettori

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Per ora è solo un'indiscrezione anticipata dall'agenzia specializzata in lingua francese I.Media ma potrebbe tenersi a febbraio il primo concistoro di Papa Francesco per la creazione di nuovi cardinali, a 11 mesi dalla sua elezione al soglio di Pietro. È noto che a febbraio si terrà la terza riunione del cosiddetto C8, il consiglio dei cardinali che collabora con il Pontefice alla riforma del governo della Chiesa, che tornerà a riunirsi già dal 3 al 5 dicembre. I giorni scelti per febbraio sarebbero invece il 17 e il 18. A seguire, il 19 e 20 febbraio, il Papa avrebbe intenzione di convocare un concistoro straordinario a porte chiuse, come fece in quattro circostanze il suo predecessore Benedetto XVI. In questa riunione si dovrebbe fare il punto sui lavori del C8, anche dal punto di vista pastorale (per esempio sul sinodo) e le intenzioni in merito alla riforma della Curia. Nei due giorni successivi, 21 e 22 febbraio, si dovrebbe invece svolgere il concistoro ordinario, una data non casuale, visto che il 22 febbraio la Chiesa festeggia la Cattedra di San Pietro. A quell'epoca, nel Sacro Collegio, attualmente composto da 201 porporati, ci saranno solo 106 cardinali elettori con meno di 80 anni, dopo il superamento del limite di età per entrare in conclave da parte dei cardinali Joachim Meisner, arcivescovo di Colonia, Raùl Eduardo Vela Chiriboga, arcivescovo emerito di Quito, e Giovan Battista Re, prefetto emerito della Congregazione per i vescovi. Il limite fissato da Paolo VI è 120 quindi Francesco avrebbe a disposizione 14 berrette, pur essendo libero di superare questo numero. Dei 106 elettori, 25 sono italiani, altri 30 europei, 14 dell'America Latina e altrettanti del Nord America, 11 ciascuno provengono da Asia e Africa e uno dall'Oceania. Impossibile fare previsioni sui criteri che verranno adottati dal Papa per scegliere chi elevare alla dignità cardinalizia. Alcuni vescovi sembrano in prima fila per l'incarico che svolgono: ad esempio il nuovo segretario di Stato, mons. Parolin, come pure il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, mons. Muller. A dire il vero, destò stupore la mancata nomina dell'arcivescovo tedesco nell'ultimo concistoro tenuto da Benedetto XVI, nel novembre 2012. Sempre in Curia non è cardinale il nuovo prefetto della Congregazione per il clero, mons. Stella. Nelle sedi tradizionalmente cardinalizie sono senza porpora l'arcivescovo di Torino, mons. Nosiglia, e il patriarca di Venezia, mons. Moraglia. Ma se verrà seguito il criterio dell'internazionalizzazione del Collegio ogni previsione potrebbe risultare quanto meno azzardata.

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