Incendio in ospedale psichiatrico russo, 37 morti
Le fiamme sono divampate nella notte: dispersi nel Nord Ovest del Paese. La prima vittima è un'infermiera che ha cercato di salvare i pazienti. L'edificio era in gran parte in legno, sul posto al lavoro oltre 100 soccorritori
Almeno 37 i morti dopo un incendio scoppiato nella notte in un ospedale psichiatrico nel nord-ovest della Russia. La prima vittima identificata è stata un'infermiera che ha cercato di salvare i pazienti, hanno reso noto le autorità sanitarie dell'ospedale situato nel villaggio di Luka, nella regione di Novgorod. Alcuni di coloro che mancano all'appello potrebbero essere scappati in cerca di salvezza. L'incendio sembra esser stato causato da uno stesso paziente che ha appiccato il fuoco al letto. Le fiamme hanno distrutto l'intero reparto maschile, in cui al momento della tragedia c'erano una sessantina di persone. Le fiamme si sarebbero propagate molto velocemente anche perché l'edificio era in gran parte in legno. Sul posto sono al lavoro oltre 100 soccorritori. Quello di oggi è solo l'ultimo di una serie di incendi che periodicamente colpiscono gli ospedali psichiatrici in Russia. A nulla sembra siano valsi gli sforzi e le promesse delle autorità di aumentare le misure di sicurezza in questi tipi di strutture. L'incidente più grave è avvenuto lo scorso 2 aprile nella città di Ramensky, a nord di Mosca, dove sono rimaste uccise 38 persone, di cui due infermiere. Altri due incendi hanno colpito a maggio centri di igiene mentale nelle regioni di Tambov e di Krasnodar.