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Siria, Obama: proposta russa può evitare l'attacco militare

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Barack Obama

Putin ha chiesto lla Siria di mettere sotto controllo Onu i suoi arsenali chimici in vista di una loro distruzione

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La proposta della Russia, che ha chiesto alla Siria di permettere all'Onu di mettere sotto controllo i suoi arsenali chimici in vista di una loro distruzione, è un «possibile passo avanti» per evitare l'attacco militare. Lo ha detto il presidente Usa Barack Obama in una serie di interviste televisive. Una apertura, seppur prudente: il capo della Casa Bianca ha deciso di verificare se la proposta di Mosca, che ha incassato un primo sì da Damasco, abbia una consistenza reale o sia solo una strategia per prendere tempo. Del resto Obama è sempre meno sicuro di riuscire a incassare il sì del Congresso all'intervento, e l'azione militare non è gradita dall'opinione pubblica: il 63% degli americani, secondo gli ultimi sondaggi, boccia l'intervento in Siria. «Ho sempre preferito una soluzione diplomatica al problema», ha detto Obama alla Nbc. Secondo il presidente Usa un accordo con Bashar al-Assad per garantire il controllo internazionale del suo arsenale chimico «non risolverebbe il terribile conflitto siriano». Ma, ha aggiunto, «preferirei essere in grado di raggiungere questo obiettivo limitato senza un'azione militare". Obama quindi ha assicurato: «verificheremo questa proposta sul campo». Il segretario di Stato «John Kerry e il mio team di sicurezza nazionale - ha aggiunto - si impegneranno con i russi e la comunità internazionale nel vedere se possiamo arrivare ad una seria alternativa». Intanto il Senato Usa ha rinviato il voto sulla richiesta del presidente Barack Obama di autorizzare l'attacco militare contro il regime siriano, previsto per domani. Lo ha annunciato il leader della maggioranza democratica Harry Reid, senza fornire dettagli sulla nuova data del voto. Una fonte vicina al senatore ha spiegato che Reid intende ascoltare cosa dirà Obama nel discorso di questa sera. «Non e' questione di agire in fretta, ma di agire bene», ha spiegato il senatore del Nevada.

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