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Siria: nuovi bombardamenti a Damasco e sul confine con il Libano

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All'alba nuovi bombardamenti nei sobborghi est di Damasco che sono sotto il controllo dei ribelli, dopo che le stesse aree sono state colpite da un attacco chimico che hanno causato la morte di 1300 persone

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Le forze del presidente siriano Bashar al-Assad hanno nuovamente bombardato i sobborghi a est di Damasco dove, secondo l'opposizione siriana 1.300 persone sono state uccise ieri in un attacco al gas nervino. Lo hanno riferito attivisti dell'opposizione, spiegando che razzi e colpi di artiglieria pesante hanno colpito i sobborghi di Jobar e Zamalka. Razzi sono esplosi anche nel distretto di Qaboun. I militari del presidente siriano Bashar al-Assad hanno bombardato all'alba i sobborghi di Damasco che sono sotto il controllo dei ribelli. Lo hanno riferito fonti degli stessi ribelli citate dalla tv satellitare al-Jazeera, dopo che le stesse aree sono state colpite da un attacco chimico che avrebbe fatto oltre 1.300 morti. I sobborghi colpiti negli attacchi di oggi, tutti a est di Damasco, sono Joba, Zamalka e Qaboun, raggiunti da razzi e colpi di artiglieria pesante. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu chiede sia fatta «chiarezza» sull'accusa di uso di armi chimiche da parte del regime di Damasco e «accoglie la determinazione del segretario generale (Ban Ki Moon) ad assicurare un'indagine pronta, approfondita e imparziale». È questa la dichiarazione letta dalla presidente di turno del Consiglio, l'argentina Maria Cristina Perceval. Un testo di compromesso in base al quale il Consiglio non richiede direttamente un'inchiesta, e che riflette le divisioni fra gli occidentali da una parte e Russia e Cina dall'altra. Fonti diplomatiche aggiungono che, a causa dei combattimenti, potrebbe essere difficile per gli ispettori dell'Onu presenti in Siria raggiungere il luogo dove sarebbe avvenuto l'attacco ocn il gas nervino. Diversi colpi di artiglieria sparati dal territorio siriano hanno raggiunto anche alcune aree di confine nel nord del Libano, provocando danni anche gravi, ma senza fare alcuna vittima. Lo riferisce il quotidiano libanese Daily Star, che cita fonti della sicurezza secondo le quali a essere colpita nella notte è stata soprattutto la periferia di Wadi Khaled, lungo il confine con la Siria. Si contano diverse abitazioni distrutte o incendiate.

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