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Kerry boccia gli insediamenti israeliani in Cisgiordania

John Kerry

Il segretario di Stato americano tuttavia invita i palestinesi a «non reagire sfavorevolmente» e invita entrambe le parti a tornare al tavolo delle trattative

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Le autorizzazioni a nuovi insediamenti israeliani in Cisgiordania pesano come un macigno sui negoziati di pace con i palestinesi ma a 48 ore dalla seconda tornata di incontri il segretario di Stato americano, John Kerry, che si è speso a lungo perché i contatti venissero riallacciati, invita tutte le parti a «non reagire sfavorevolmente» all'annuncio di Tel Aviv. Sono circa 1.200 le nuove case previste in Cisgiordania. Kerry, grazie al quale dopo quasi tre anni israeliani e palestinesi hanno ripreso a negoziare, ha ribadito, con toni più espliciti e duri del solito, che gli Stati Uniti considerano «illegittimi tutti gli insediamenti» israeliani in Cisgiordania. Kerry ha aggiunto che l'annuncio israeliano «era in qualche modo atteso» ma ha esortato entrambe le parti ad andare avanti nei negoziati, perché «è al tavolo delle trattative che si possono rapidamente affrontare» e risolvere questi ed altri problemi.

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