Il presidente del Bundestag avrebbe copiato la sua tesi
Il nuovo caso di plagio che coinvolge Norbert Lammert svelato dal quotidiano Die Welt
Ancora un caso di presunto plagio per la tesi di dottorato di un politico tedesco. Il presidente del Bundestag, Norbert Lammert (Cdu), è accusato di aver copiato la tesi: secondo il quotidiano «Die Welt» un anonimo ricercatore dal nome fittizio di «Robert Schmidt» ha scoperto in 42 pagine del lavoro del titolare della seconda carica dello Stato numerosi passaggi, estratti da 21 fonti, contenenti delle irregolarità. L'anonimo cacciatore di plagi scrive che «di tutta evidenza, Lammert non ha letto gran parte della letteratura utilizzata e ciò risulta in modo particolare dal fatto di aver ripreso numerosi errori caratteristici della letteratura secondaria». Alla domanda del giornale se con questo egli intenda affermare che il presidente del Bundestag abbia copiato la sua tesi di dottorato, «Schmidt» ha risposto affermativamente. Il cacciatore di plagi è lo stesso che aveva individuato quello compiuto dall'ex ministro federale dell'Istruzione e della Ricerca scientifica, Annette Schavan (Cdu), alla quale l'università di Duesseldorf ha ritirato il titolo di dottore e che si è dimessa dalla sua carica nel febbraio scorso. Nel marzo 2011 era stato l'ex ministro della Difesa, il barone Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu), a doversi dimettere dopo lo scandalo prodotto dalla scoperta del plagio della sua tesi di dottorato. A vedersi privare del titolo di dottore era stata in seguito anche la parlamentare europea del partito liberale, Silvana Koch-Mehrin. Nel frattempo Lammert ha dichiarato alla «Welt» di aver steso la sua tesi di dottorato «secondo scienza e coscienza», chiedendo all'università di Bochum di «verificare immediatamente le accuse». Il presidente del Bundestag aveva ottenuto il titolo di dottore nel 1975 con una tesi sulle strutture organizzative della Cdu nel bacino della Ruhr.