Ban Ki-moon spera in una conferenza di pace in Siria
Il segretario delle Nazioni Unite spera che si tenga «molto presto», possibilmente agli inizi di giugno: lui attualmente si trova in Russia. E le forze governative mandano raid aerei contro la città di Qusayr
Il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon spera che la conferenza internazionale sulla Siria si tenga «molto presto», possibilmente all'inizio di giugno. Così ha scritto l'agenzia di stampa russa RIA Novosti. Ban Ki-moon è attualmente in Russia. Secondo l'agenzia il segretario dell'Onu ha detto di aver parlato oltre che con gli Stati Uniti e con la Russia anche con Regno Unito, Francia, Cina e tutte le «parti chiave». Le forze governative, intanto, hanno lanciato oggi raid aerei contro la città di Qusayr, nella provincia di Homs, da mesi controllata dai ribelli. Lo ha reso noto un portavoce dell'opposizione, Abu Ali, riporta il sito della Cnn, che conferma quanto riportato dalla televisione di stato siriana che ha detto che l'Esercito siriano «ha stretto il suo assedio sui terroristi e attaccato il loro quartiere generale nella zona sud di Qusayr». Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha evocato la prospettiva di nuovi raid israeliani in Siria, impegnandosi ad agire per evitare che armi sofisticate arrivino nelle mani di Hezbollah o di altri gruppi. Intervenendo alla consueta riunione settimanale del gabinetto di governo, il premier Netanyahu non ha fatto alcun riferimento esplicito agli attacchi di inizio maggio in Siria, ma ha chiarito che Israele è pronto a intervenire in futuro e ha aggiunto che si sta preparando «a ogni scenario» nel conflitto siriano. «Agiremo per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani anche in futuro», ha detto Netanyahu, descrivendo le azioni del governo come «responsabili, determinate e di alto livello». Israele non ha mai confermato né smentito di aver attaccato e distrutto i missili iraniani custoditi alle porte di Damasco nella clamorosa operazione condotta a inizio maggio.