Medico abortista rischia la pena capitale
Riconosciuto colpevole di aver ucciso tre bambini estratti vivi dall'utero materno tagliandogli la colonna vertebrale. Il verdetto della corte di Philadelphia atteso per la prossima settimana
Una storia che ha suscitato sdegno e che rischia di finire nel peggiore dei modi. Spetta infatti al giudice decidere se dovrà essere condannato alla pena di morte o all'ergastolo Kermit Gosnell, il medico abortista che ieri notte una giuria di Philadelphia ha dichiarato colpevole di omicidio di primo grado per aver ucciso tre neonati, tagliando loro la colonna vertebrale, dopo averli estratti vivi dell'utero delle madri. In questo caso non si può parlare di aborto ma di un vero e proprio deliberato omicidio, ha stabilito la sentenza che ha così accolto, al termine di due mesi di processo e 10 giorni di camera di consiglio, la tesi dei procuratori. Gosnell è stato invece assolto dall'accusa di aver ucciso un quarto neonato, nelle carte processuali indicato come Baby E, perchè non sarebbe stato dimostrato che fosse nato vivo, come del resto all'inizio del processo il giudice Jeffrey Minehart non aveva accolto altri tre casi, per simili ragioni, di sospetti aborti compiuti nella clinica di Gosnella a Philadelphia. La sentenza del giudice Minehart, che dovrà decidere se il 72enne medico sarà condannato alla pena capitale come chiedono i procuratori, rafforzati nella loro posizione dalla condanna per triplice omidicio, è attesa per la prossima settimana. Il processo ha suscitato una grande attenzione a livello nazionale non solo per i particolari raccapriccianti dei metodi adottati dal medico, ma anche per aver riacceso lo scontro sulla questione dell'aborto. Gli anti-abortisti hanno infatti sfruttato la vicenda criminale per condannare la brutalità definita propria di ogni procedura di interruzione di gravidanza: «qualche medico abortista potrà avere metodi più puliti di Gosnell - ha detto il repubblicano Christopher Smit - ma quello che fanno, e quello che faceva Gosnell, uccidere bambini e fare male alle donne, è la stessa cosa». Lo stesso Speaker della Camera, John Boehner, è intervenuto dicendo di «pregare per le vite tolte da Kermit Gosnell». Da parte loro, i gruppi pro choice, cioè che difendono il diritto delle donne di scegliere di interrompere la gravidanza, affermano che quelli di Gosnell sono crimini anomali e che le condizioni barbariche in cui operava nella sua clinica sono state possibili dal fatto che per anni molti organismi preposti avevano ignorato alcuni allarmi. Hanno poi avuto parole di apprezzamento per la condanna emessa dal corte di Philadelphia, ma espresso contrarietà ad eventuali leggi che limitino il ricorso all'aborto.