Orrore senza fine in Siria
Non sembra conoscere fine l’orrore in Siria dove è stato diffuso dai ribelli un nuovo video shock sulle torture commesse da presunti militari del regime di Bashar al-Assad. Nel video, pubblicato su YouTube e rilanciato dalla tv satellitare al-Arabiya, si vede un gruppo di uomini, presumibilmente soldati o miliziani di Assad, che picchiano due persone e danno alle fiamme il volto di uno dei due. Secondo il Syrian Media Center, agenzia di informazione vicina all'opposizione, il video è stato ritrovato sul cellulare di un militante filo-regime. Alcuni degli uomini che commettono gli abusi indossano divise dell'esercito siriano e picchiano selvaggiamente con lunghi bastoni due uomini legati e bendati, che secondo l'opposizione sono civili. Uno di loro dà fuoco al fazzoletto con cui è bendata una delle vittime che, stordita dai colpi presi in precedenza, non riesce a reagire. Intanto si cerca una soluzione politica alla crisi. Sabato c’è stata una conversazione telefonica tra il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, e il segretario di Stato americano, John Kerry. Lo riferisce con una nota pubblicata sul proprio sito il ministro degli Esteri di Mosca. La telefonata è avvenuta su iniziativa di Kerry ed è coincisa con la riunione dei ministri degli Esteri dei cosiddetti «Amici della Siria» a Istanbul, un'iniziativa che Mosca ha criticato aspramente come «nociva per il dialogo». Domenica sera i ribelli avevano parlato dell’ennesima giornata di sangue con l’uccisione di oltre 560 persone «incluse decine di donne e bambini». Una strage insensata che si consuma nell’indifferenza del mondo nonostante i ripetuti appelli delle organizzazioni non governative affinché cessino le violenze.