In Afghanistan tre civili sono rimasti uccisi. Sette i feriti
E due giovani afgani che lavoravano per una azienda che fornisce servizi logistici ai convogli della Nato, hanno subito l'amputazione di una mano e di una gamba da parte dei talebani
Tre civili sono rimasti uccisi e altre sette persone ferite, tra cui due poliziotti, a causa dell'attacco compiuto da un attentatore suicida che si è fatto esplodere nell'est dell'Afghanistan. L'attacco è avvenuto nel distretto di Jani Khel, nella provincia di Paktika . Tra le vittime, anche l'ex governatore del distretto. Le autorità afghane hanno accusato dell'attacco i talebani. Intanto, due giovani afghani che lavoravano per una azienda che fornisce servizi logistici ai convogli della Nato hanno subito l'amputazione di una mano e di una gamba da parte dei talebani. L'incidente, del quale hanno riferito oggi le autorità afghane, è avvenuto ieri nella provincia occidentale di Herat, la stessa dove opera il contingente militare italiano. Le vittime sono originarie del distretto di Koshk Robat Sangi e, come ha riferito il portavove della polizia di Herat, Noor Khan Nekzad, hanno subito entrambi l'amputazione di una mano e di una gamba. Ora si trovano entrambi in ospedale.