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Assenteismo in comune per due terzi del personale

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Denunciati dalla Finanza 78 dipendenti comunali di Reggio Calabria. Timbravano il badge per i colleghi o si facevano timbrare il proprio

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Timbravano il badge per i colleghi o si facevano timbrare il proprio, riuscendo a figurare a lavoro, ma di fatto non si presentavano o si assentavano per ore. Scoperti dalla Finanza, 78 dipendenti del comune di Reggio Calabria sono stati denunciati per assenteismo e per 17 sono scattati i domiciliari. Una truffa, spiegano le fiamme gialle, che ha coinvolto quasi i due terzi dei dipendenti e che in un anno avrebbe potuto produrre un danno di 480mila euro. Indagini coordinate dal procuratore capo Sferlazza e dalla Pm Crisafulli. Il meccanismo era semplice. Le 95 persone coinvolte erano organizzate in piccoli gruppi, ciascuno dei quali gestiva la timbratura del badge dei colleghi assenti. Su 6 ore al giorno, le assenze potevano arrivare oltre i due terzi. Poi i «ritardatari» del mattino ricambiavano, all'uscita, il favore a chi aveva timbrato il badge in ingresso. Il meccanismo scelto dai dipendenti per attestare la propria presenza in Comune era semplice ma ben strutturato. Le 95 persone coinvolte (tra denunciati e indagati) erano organizzati in piccoli gruppi, ciascuno dei quali gestiva la timbratura del badge dei colleghi assenti a palazzo San Giorgio. Dalle indagini è emerso che su sei ore di servizio giornaliero previste dal contratto i dipendenti le assenze ingiustificate potevano arrivare anche a oltre a due terzi. Molti impiegati entravano in ufficio con 2 o 3 ore di ritardo e senza neppure dover timbrare il badge nell'apposito lettore: il collega aveva, infatti, già provveduto a timbrare per loro in entrata.

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